La regola “Centorame”: solo uve autoctone e in purezza
Un contesto ambientale e storico suggestivo
Sono le splendide colline teramane ad ospitare l’azienda vinicola “Centorame”. Quella di Lamberto Vannucci è una realtà di assoluta eccellenza, nata dalla passione familiare alla fine degli anni ’80 in un contesto ambientale di rara bellezza. Stiamo parlando della Riserva Naturale dei Calanchi di Atri, i suggestivi solchi dovuti all’erosione dei terreni argillosi che sono anche oasi Wwf. Terreni vocati per la produzione vinicola, alla quale sono in grado di conferire un notevole ventaglio aromatico. E poi Atri, l’antica Hatria romana anche se già nota in periodo etrusco, successivamente importante ducato e oggi è una delle più significative città d’arte italiane, con uno spettacolo unico di chiese e palazzi.
Una terra di eccellenze. Qui l’unico vino Docg dell’Abruzzo
E questa è anche una terra di eccellenze enogastronomiche. Certamente ci sono grandi vini come il Montepulciano, che proprio sui terreni dei 31 comuni di queste colline costituisce l’unico areale Docg della Regione. Quindi i Doc Cerasuolo d’Abruzzo e Trebbiano. Tutte denominazioni che coinvolgono la produzione di “Centorame”.
E la provincia teramana coincide anche con l’areale Dop dell’Olio Evo “Pretuziano delle Colline Teramane” (dal nome dei Pretuzi, antico popolo italico insediato nella zona), per il 75% estratto da olive delle varietà Leccino, Frantoio e di varie autoctone, soprattutto la “Dritta”.
Nota la tradizione delle carni; innanzitutto di quelle ovine abruzzesi con i famosi “arrosticini di pecora”, senza dimenticare però che siamo all’interno della vasta denominazione di origine protetta del Vitellone dell’Appennino Centrale o che tra i salumi tipici spicca la “Ventricina Teramana”, gustoso insaccato spalmabile fatto di vari ritagli di carne di maiale e particolarmente speziato. Per non parlare dei numerosi e saporiti formaggi tipici, a partire proprio dal “Pecorino di Atri” e dal “Cacio di vacca bianca”, entrambi Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).
Uve autoctone e in purezza. E’ la regola di “Centorame”
I 13 di ettari vigne “Centorame” si collocano in pendenza a 180 metri s.l.m. e a poca distanza dalle coste adriatiche, come anche i 3 ettari di olivi. Da questi ultimi si ricava un eccellente olio extravergine come quello dell’etichetta monocultivar “Tortiglione”, che prende il nome da una antica varietà di oliva tipica proprio del teramano. Ma sono le circa 100mila bottiglie di vino prodotte ogni anno a rappresentare il vero patrimonio di questa azienda, nota per scommettere esclusivamente sui vitigni autoctoni, sulla vinificazione in purezza e su un rigoroso controllo di qualità durante tutte le fasi della lavorazione. Numerosi i vini etichettati, tutti rigorosamente monovitigno; si va dal Montepulciano d’Abruzzo, tra i quali anche uno senza solfiti dal nome suggestivo di “Liberamente”, fino al Trebbiano e al Cerasuolo d’Abruzzo (altro Montepulciano in purezza) e a un ottimo Pecorino Igt. Vini equilibrati, profumati ed eleganti, che esprimono finalmente al meglio le qualità e l’autenticità di questa terra. In ogni caso prodotti acquistabili, compreso l’olio, sulla nostra Piattaforma Fattorie di Qualità.