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Sulle spiagge della costa di Teramo: viaggio fra locali, gastronomia e tipicità

Natura, arte, relax e un mare splendido, sono queste le caratteristiche che rendono unica la costa teramana. La riviera dell’Abruzzo si affaccia sull’azzurro del mar Adriatico ed è in grado di regalare grandi meraviglie. Chilometri di spiagge dorate, acque cristalline e una natura incontaminata rendono questi luoghi uno spettacolo da non perdere, con una tradizione enogastronomica d’eccellenza.

Una costa da scoprire

Viaggiando da nord a sud lungo la costa si incontrano le mitiche sette sorelle, ossia Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi. Località apprezzate per il mare azzurro e con eccellenti servizi. Qui la natura rigogliosa si accompagna a una storia e una cultura immensa, con borghi caratteristici e monumenti da visitare.

Sulla spiaggia del Cerrano, ad esempio, troviamo un antico torrione. Di fronte alla torre, fra le acque, si trova l’antico porto della mitica città di Hadria che risale all’epoca romana. Nel tratto dal fiume Trigno sino al fiume Tronto si alternano varie torri d’avvistamento create dagli spagnoli nel XVI secolo. La più famosa è la Torre di Carlo V a Martinsicuro, ma anche la Torre della Vibrata ad Alba Adriatica, testimonianze della ricchezza che la riviera teramana è in grado di offrire dal punto di vista culturale. Fra i punti d’interesse più ambiti di Alba Adriatica c’è poi la spiaggia d’argento, celebre per la sua bellezza e per la pista ciclabile che la attraversa.

A Roseto degli Abruzzi le spiagge libere si alternano a quelle attrezzate. Il litorale è caratterizzato da un arenile sabbioso e ampio, con un mare cristallino in cui viene voglia di tuffarsi. Le località balneari di Roseto detengono il prestigioso titolo di Bandiera Blu, per la pulizia e la qualità delle acque, e il titolo Bandiera Verde che viene assegnato alla città con le migliori spiagge attrezzate e a misura di bambino. Qui natura, voglia di relax e svago si intrecciano, regalando la possibilità di esplorare la zona in bici, grazie alla Ciclovia Adriatica, ma anche di immergersi nella bellezza più selvaggia o assaporare le delizie del territorio, dal vino ai prodotti locali.

In questa zona si trova, ad esempio, La Bussola, molto più di uno stabilimento balneare, ma una terrazza sul mare di moderna concezione, ideato per regalare spazi di condivisione e benessere. Qui si trovano ampie aree relax, zone dedicate al gioco, uno splendido menù per appagare i sensi e scoprire le delizie del territorio. Proprio come Bolla Mare, un luogo magico di Roseto degli Abruzzi, in cui vivere il mare come stile di vita, fra spiagge, piatti d’eccellenza e drink.

La regola “Centorame”: solo uve autoctone e in purezza

Un contesto ambientale e storico suggestivo

Sono le splendide colline teramane ad ospitare l’azienda vinicola “Centorame”. Quella di Lamberto Vannucci è una realtà di assoluta eccellenza, nata dalla passione familiare alla fine degli anni ’80 in un contesto ambientale di rara bellezza. Stiamo parlando della Riserva Naturale dei Calanchi di Atri, i suggestivi solchi dovuti all’erosione dei terreni argillosi che sono anche oasi Wwf. Terreni vocati per la produzione vinicola, alla quale sono in grado di conferire un notevole ventaglio aromatico. E poi Atri, l’antica Hatria romana anche se già nota in periodo etrusco, successivamente importante ducato e oggi è una delle più significative città d’arte italiane, con uno spettacolo unico di chiese e palazzi.

Colline teramane da scoprire

Se non siete mai andati in viaggio nella provincia di Teramo è ora di cominciare a programmarlo. Si tratta infatti di un luogo ricco di paesaggi magnifici, di borghi e paesini medievali immersi nel verde abruzzese tra pievi, abbazie, chiese romaniche e altre attrazioni di grande valore storico e culturale. Basti pensare ad Atri, l’antica Hatria romana, terra di origine della famiglia dell’imperatore romano Adriano. Ma Atri era nota già in periodo etrusco, quindi romano e successivamente diventata un importante ducato. E oggi è una delle più significative città d’arte italiane, caratterizzata da un centro storico ricco di chiese e palazzi, a cui affiancare una straordinaria panoramica sul mare e sui calanchi. Questi suggestivi solchi dovuti all’erosione dei terreni argillosi vengono tutelati all’interno della nota Riserva Naturale dei Calanchi di Atri istituita nel 1995, poi anche Oasi Wwf dal 1999. Spostandosi nel territorio provinciale si possono visitare Civitella del Tronto, famosa per l’artigianato e la gastronomia locale, Castelli, nota per le maioliche dipinte. Oppure salendo un po’ si arriva a Prati di Tivo, dove ci si immerge nel Parco Nazionale del Gran Sasso. Ma di luoghi da scoprire ce ne sono davvero tanti.

Enogastronomia del Gran Sasso: guida per viaggiatori gourmet

Guida di viaggio enogastronomica del Gran Sasso, nel territorio del gusto

Il Gran Sasso è il principale massiccio della catena appenninica e fa parte dell’omonimo parco che è situato sul territorio di tre regioni: Abruzzo, Marche e Lazio. È una zona con una grande biodiversità, sia per quanto riguarda la flora e la fauna, ma anche per i prodotti tipici del territorio. In queste terre infatti si tramandano da generazioni, antiche tradizioni agricole ed enogastronomiche, che hanno creato un patrimonio culturale di immenso valore. Il paesaggio è stato in parte plasmato dall’uomo, laddove la natura l’ha reso possibile, ma gran parte del Parco è ancora incontaminato. Non riesce difficile quindi capire perché il Gran Sasso sia una destinazione enogastronomica da non perdere e ora, proponiamo una guida di viaggio per tutti gli amanti del gusto.