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Enoteche e wine bar: 5 strategie per vendere il vino d’estate

Le temperature che si alzano, le giornate che diventano più lunghe e la voglia di uscire la sera: l’estate è la stagione perfetta per rinnovare le strategie di wine bar ed enoteche. Come? Partendo da alcuni elementi semplici, ma che spesso vengono trascurati.

Ad esempio le degustazioni che dovrebbero mutare con la stagione, adattandosi alle esigenze del momento e alle richieste dei clienti. Ma anche il wine cost e l’assortimento, che andrebbero indirizzati verso una visione nuova del vino e una lista rivoluzionata in vista dell’estate. Sino all’enoturismo esperienziale: un salto di qualità per i locali da effettuare durante la stagione calda per sfruttare e cavalcare al meglio un trend del momento che sembra destinato a crescere.

Dunque scopriamo insieme cinque strategie efficaci per vendere vino d’estate e come sfruttarle per dare nuovo slancio alla tua attività nei mesi estivi (e non solo).

Usa al meglio la degustazione

La degustazione è l’occasione perfetta per mettere in risalto le qualità del locale, il suo mood, ma soprattutto le scelte legate ai vini. Se sfruttata a 360 gradi, valutandone bene le potenzialità, può infatti diventare uno strumento potente da utilizzare per tantissimi scopi.

Bicchieri da bar, come scegliere quelli giusti per il vino

L’assortimento dei bicchieri (ma anche la qualità) sono aspetti fondamentali quando si parla della gestione di un locale. Il bicchiere giusto infatti può davvero fare la differenza, rendendo eccezionale la degustazione dei prodotti che vengono serviti. Trovare quelli ideali dunque è un fattore essenziale che non va in alcun modo dimenticato.

Come scegliere i bicchieri da bar (e perché sono importanti)

I bicchieri non sono dunque dei semplici contenitori in cui versare le bevande, ma sono in grado di condizionare totalmente la buona riuscita di una degustazione. Dalla forma alla qualità, sono numerosi gli aspetti da tenere presente.

D’altronde oggi sono numerosi i materiali utilizzati per produrre i bicchieri, disponibili in ogni forma, colore e foggia. L’obiettivo? Valorizzare ciò che si trova al loro interno, dalla birra agli amari, dal vino al whisky. Non solo l’aspetto, anche la qualità è un elemento chiave. Pensiamo infatti a quanto i bicchieri siano soggetti a sollecitazioni esterne. Come lavaggi, urti, brindisi, accatastamenti nel vassoio, negli scaffali e nel lavandino.

Non per ultimo va considerato l’aspetto estetico. Rifiniture e dettagli sono elementi importantissimi e che possono rendere l’esperienza di degustazione ancora più unica. Ogni bevanda, dunque, ha il suo bicchiere giusto.

Enoteche e ristoranti: così aumenti le vendite

Come aumentare le vendite di enoteche e ristoranti? Promuovere la propria attività e attirare nuovi clienti non è sempre semplice. Servono infatti nuove idee e una strategia ben costruita e studiata. Scegliere prodotti di qualità è essenziale, ma lo è allo stesso modo saper proporre ai clienti qualcosa di innovativo e unico. Dall’experience all’uso dei social network, i tempi sono profondamente cambiati e per aumentare le vendite è fondamentale creare il giusto mix in grado di attirare nuovi clienti, fidelizzare quelli già presenti e creare un legame che possa durare a lungo.

L’importanza dell’experience

Quando si parla di vino è fondamentale garantire una degustazione che rappresenti per il cliente una esperienza. L’experience è ciò che può fare la differenza e spingere il consumatore a scegliere un’enoteca piuttosto che un’altra. Cosa significa? Prima di tutto offrire qualcosa di diverso e particolare come musica dal vivo, mostre d’arte, visite alle cantine o corsi di formazione. Il personale dell’enoteca inoltre dovrà essere altamente formato riguardo le etichette presenti. Stappare una bottiglia o venderla, da questo punto di vista, significherà saper raccontare una storia, coinvolgendo emotivamente il cliente ed educandolo alla degustazione. Si tratta di piccoli accorgimenti che possono però fare la differenza, consentendo di incrementare il numero dei clienti, attraverso un marketing tanto semplice quanto efficace.

Vino e degustazioni: come creare il tagliere giusto

Quando si parla di degustazioni e vino è impossibile non citare il famoso tagliere. Si tratta infatti di un servizio essenziale, molto apprezzato dai clienti delle enoteche, che permette di fare davvero la differenza. Non a caso il tagliere è un elemento chiave quando si tratta di scrivere recensioni, di scegliere un locale piuttosto che un altro oppure di valutare la cura nel servizio. Se da una prima occhiata può sembrare semplice creare un tagliere, in realtà dietro c’è un attento studio. Un lavoro che permette di comporre note di colore e sapori per creare abbinamenti che siano perfetti.

Tagliere da vino, come creare quello perfetto

Il tagliere viene solitamente servito nelle enoteche per accompagnare cocktail o calici di vino. Viene composto utilizzando salumi e formaggi, ma anche olive e salatini, cruderie, salse e fritture leggere. La selezione di formaggi andrebbe pensata bilanciando i prodotti a pasta filante con quelli a pasta cruda, quelli stagionati con i più giovani.

Il posizionamento all’interno del tagliere dei formaggi dovrebbe seguire una logica precisa, mantenendo le degustazioni al centro. Un discorso diverso va invece fatto per i formaggi spalmabili. Inserirli infatti potrebbe rappresentare un rischio perché potrebbero andare a contaminare con i liquidi gli altri prodotti presenti nel tagliere. Meglio dunque separarli rispetto al tagliere e sceglierli solamente se in abbinamento con vini tipici del territorio.

Come esporre il vino in enoteca: i segreti

La sfida maggiore per un vinaio è rappresentata senza ombra di dubbio dall’esposizione dei vini. Come bisognerebbe esporli in enoteca? Parliamo infatti di un prodotto che deve essere notato dai clienti, ma che è anche particolarmente delicato perché andrebbe conservato sempre alla giusta temperatura e non ama molto la luce.

In un locale commerciale tutto ciò diventa difficile, soprattutto se pensiamo che il vino predilige il buio, non sopporta il caldo e gli sbalzi termici. A ciò si aggiunge una considerazione importante: le etichette oggi non sono solamente esplicative, ma spesso spettacolari e con un design ricercato perciò belle da esporre ai clienti. Dunque la domanda sorge spontanea: come mostrare il vino senza metterlo a rischio?

Esporre il vino in enoteca: una questione fondamentale

Esporre il vino in enoteca è essenziale, ma soprattutto è importante farlo nel modo esatto, dunque valorizzando al massimo il prodotto senza però mettere a rischio la sua integrità. Vitigno di produzione, territorio di provenienza e note olfattive possono fare la differenza, per questo è essenziale rispettare determinati parametri. Prima di tutto quelli relativi all’illuminazione, ma anche quelli che riguardano l’accessibilità e la protezione dai sbalzi termici e raggi solari.

Ciò che va compreso è che l’enoteca non è un magazzino in cui è possibile trovare dei vini, ma un luogo in cui vivere un’esperienza, conoscere la visione del brand e scoprire etichette e profumi attraverso un percorso sensoriale. Lo spazio dovrà essere organizzato in modo ordinato e chiaro, esponendo al meglio le bottiglie.