Le Donne del Vino: professionalità e impegno si tingono di rosa

Associazione Nazionale Le Donne del Vino: le novità del 2017

L’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino” è nata nel 1988 ed oggi è guidata oggi da Donatella Cinelli Colombini. Questo straordinario gruppo di donne unisce giornaliste, produttrici, vignaiole, ristoratrici e critiche: ad oggi si possono contare circa 750 socie all’attivo, tra cui la giovane e capace Diana Lenzi, che gestisce la Fattoria di Petroio. L’obiettivo di questa associazione è diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo. Uno dei grandi pregi di questa importante realtà consiste nella sua complementarietà: all’interno del gruppo infatti collaborano attivamente molte donne, impegnate in questa mission, ma attraverso professioni ed incarichi diversi. L’impostazione trasversale di “Le Donne del Vino” ha anticipato l’evoluzione successiva della presenza femminile nel mondo del vino e oggi, a tutti gli effetti, può essere valutata come un’idea fortemente innovatrice.

Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”: il protagonismo femminile vince

Per molti anni si è pensato che le donne non avessero a che fare con il vino: il potere decisionale era esclusivamente nelle mani degli uomini e le donne non facevano altro che seguire le scelte altrui. Fortunatamente, grazie ad alcuni studi recenti da parte di ricercatori e critici, è stato dimostrato quanto queste convinzioni fossero sbagliate: le donne sono le nuove protagoniste del settore vitivinicolo e le loro decisioni si rivelano sempre all’avanguardia e mirate. L’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino” è un esempio virtuoso di questa nuova realtà: grazie alla trasversalità professionale delle attrici coinvolte infatti è stato possibile costruire un percorso solido e di qualità. Le ragioni di questo sodalizio sono almeno tre:

  • negli ultimi venticinque anni le donne, che da sempre lavorano nelle aziende vinicole in modo professionale ma spesso “silente e nascosto”, hanno preso coscienza delle proprie capacità imprenditoriali;

  • recentemente tante donne sono entrate da protagoniste nei settori confinanti al vino, quali le enoteche e i ristoranti, anch’essi per tradizione tipicamente maschili;

  • il terzo motivo è rappresentato dai cambiamenti che si sono prodotti nel mondo delle consumatrici. Vino “al femminile” significa oggi desiderio di saper scegliere un prodotto di alta qualità, conoscendo le caratteristiche dei vini per abbinarli nel modo migliore ai piatti della propria tradizione gastronomica.

Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”: le ultime novità

L’Associazione è impegnata su più fronti e tra le ultime novità dell’anno 2017 c’è un interessante ragionamento legato all’importanza dei vitigni autoctoni come opportunità di business per numerose cantine italiane guidate da donne. Secondo la presidente Donatella Cinelli Colombini infatti i vitigni autoctoni rari sono un patrimonio eccezionale di oltre 800 varietà che interessano gli stranieri in quanto espressione più autentica della territorialità. Un’altra notizia molto importante riguarda invece il ruolo della donna come sommelier: secondo quanto emerso durante “La Vite è Donna: dal Barolo al Nero d’Avola”, evento organizzato dalle Donne del Vino a Portopiccolo, importante centro turistico sulla costa del Friuli Venezia Giulia, il numero di donne che lavorano come sommelier all’interno dei ristoranti è ancora basso rispetto a quello degli uomini. La donna però possiede un gusto impeccabile riguardo l’abbinamento cibo-vino: una delle prossime sfide consisterà proprio vedere un maggiore protagonismo femminile anche in questo interessante settore in via di sviluppo!

Written by Anna Fornaciari