Millennials: sono loro i consumatori di vino per eccellenza

Vino: i Millennials sono i nuovi grandi consumatori

Gli stereotipi che circolano intorno al vino e in particolare alle diverse tipologie di clienti che lo acquistano e lo consumano sono moltissimi, come nel caso delle donne, ma soprattutto nell’ultimo anno sono emersi nuovi dati molto significativi, come il fatto che i Millennials siano i nuovi grandi consumatori. Ma chi sono i rappresentanti della famosa Generazione Y? I Millennials, cioè la popolazione di età compresa tra 18 e i 35 anni (21-35 negli Stati Uniti), sono la generazione più popolosa e quella destinata a sostituire i consumatori di vino più anziani, in particolare i baby boomers, nati tra il ’45 e il ’64, che per molti anni hanno sostenuto il consumo di vino seguendo un approccio ben più classico e tradizionale.

Millennials americani e italiani: come scelgono il vino?

Già negli Stati Uniti, gli ultimi dati registrati dimostrano che gli 80 milioni di Millennials americani rappresentano la generazione che in quantità beve più vino di qualsiasi altra, con circa il 42% di tutti i consumi. Tra i Millennials americani e italiani però sono state riscontrate alcune differenze: è proprio il confronto condotto da una ricerca di Nomisma Wine Monitor, commissionata da Verallia, che ha scoperto differenze di atteggiamento piuttosto ragguardevoli. I giovani adulti Usa, ad esempio, scelgono il vino per la notorietà del brand (32%) e molto meno per il tipo di vino (21%), invece il primo criterio di scelta dei Millennials italiani è la tipologia del vino (51%), mentre la notorietà del brand è del tutto marginale e ricopre solo il 10%.

Millennials e vino: le nuove frontiere del consumo

Da alcuni studi recenti sono emersi altri dati molto significativi che spiegano qualcosa in più sul rapporto tra i millennials e il vino: i giovani, nel 2015, avrebbero investito più in prodotti legati al vino rispetto ad altre categorie. Nel complesso hanno quindi superato i genitori nel consumo di vino, sviluppando anche una cultura enologica molto più matura e raffinata, dimostrando un notevole interesse verso questo tipo di argomento. Un altro aspetto molto significativo riguarda il ruolo delle donne: si è sempre avuta la convinzione che il vino fosse un prodotto esclusivamente maschile, invece i dati degli ultimi anni dimostrano il contrario. L’universo femminile è diventato protagonista nel consumo di alcolici in tutti i mercati analizzati: tra i Millennials le donne hanno dimostrato di essere non solo intenditrici, ma anche decisori d’acquisto.

La situazione economica e sociale attuale, molto incentrata sul sentimento dell’incertezza, è un’altra variabile che incide in modo importante sullo stile di consumo. Soprattutto in Italia, il vino per i Millennials è considerato un modo per sentirsi un pizzico più adulti, rivendicando un’autonomia e un’indipendenza che a volte si sentono lontane. Mai come oggi tutto ciò che riguarda la cultura enologica è percepito come un’esperienza di convivialità da condividere insieme alle persone care e agli amici: un buon calice di vino rosso, come il Chianti dei Colli Senesi, o di vino bianco, come il Vermentino, può essere l’ingrediente perfetto per vivere un momento di felicità, nonostante i problemi e le tensioni della vita quotidiana.

 

Written by Anna Fornaciari