Enogastronomia del Gran Sasso: guida per viaggiatori gourmet

Guida di viaggio enogastronomica del Gran Sasso, nel territorio del gusto

Il Gran Sasso è il principale massiccio della catena appenninica e fa parte dell’omonimo parco che è situato sul territorio di tre regioni: Abruzzo, Marche e Lazio. È una zona con una grande biodiversità, sia per quanto riguarda la flora e la fauna, ma anche per i prodotti tipici del territorio. In queste terre infatti si tramandano da generazioni, antiche tradizioni agricole ed enogastronomiche, che hanno creato un patrimonio culturale di immenso valore. Il paesaggio è stato in parte plasmato dall’uomo, laddove la natura l’ha reso possibile, ma gran parte del Parco è ancora incontaminato. Non riesce difficile quindi capire perché il Gran Sasso sia una destinazione enogastronomica da non perdere e ora, proponiamo una guida di viaggio per tutti gli amanti del gusto.

Enogastronomia del Gran Sasso: un mondo da scoprire

Questi territori sono ancora abitati da abili artigiani e agricoltori che realizzano prodotti d’eccellenza, utilizzando le materie prime di qualità locali. Siamo nelle terre dei funghi, dei tartufi, delle castagne, della pasta, dei formaggi e della carne di pecora, ma anche dei legumi, del pregiatissimo zafferano e dei salumi. Uno dei piatti più celebri realizzati nell’area del Gran Sasso è l’Amatriciana, conosciuta in tutto il mondo e mangiata da migliaia di turisti che visitano Roma. In realtà le sue origini sono da ricondurre alle Sorgenti del Tronto, dove si trova Amatrice, uno splendido borgo purtroppo colpito dall’ultimo sisma del centro Italia.

Tra gli altri piatti tipici, anche se meno conosciuti, ci sono la Pecora alla callara, dal sapore robusto e sapido, le Persichelle al tartufo che sono piccole pesche non ancora mature aromatizzate con olio al tartufo, gli arrosticini di pecora, le zuppe di legumi come la cicerchiola, il robiglio, la veccia e le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio. Da non perdere è la Porchetta, preparata con una cottura lenta seguendo la tradizione. Infine tipici della zona sono anche i piatti e il liquore a base di zafferano, insieme alla particolare patata turchesa.

I vini del Gran Sasso

Oltre al vasto patrimonio culinario, il Gran Sasso è anche un territorio con una forte vocazione vitivinicola. La parte più bassa della Valle del Tirino è il regno del Montepulciano, un vino nobile e importante, da accompagnare ai primi piatti a base di carne e alle zuppe della tradizione locale. Oltre al Rosso di Montepulciano si può degustare anche il Cerasuolo, ottenuto sempre dalle uve di Montepulciano, viene prodotto con una vinificazione in bianco, che lo rende rosato. È un vino piacevole, con un gusto secco ma armonico e raffinato. Tra le province di Teramo e Pescara invece si trovano i vitigni di Passerina che vengono utilizzati per produrre vini bianchi DOC e DOCG. Un altro bianco d’eccellenza della zona è il Pecorino, considerato un “rosso vestito di bianco”. Ha un sapore fruttato ed è perfetto per essere degustato con i primi piatti, con il pesce o con la carne bianca. Infine un altro grande vino diffuso in tutto il comprensorio è il Trebbiano, un bianco classico profumato che si trova tutto l’anno ed è perfetto per accompagnare i piatti della tradizione.

Written by Anna Fornaciari