Enoteca La Loggia: nel cuore di Orvieto con l’amore per il vino

Nel cuore di Orvieto, fra storia e bellezza, si trova un’enoteca in grado di offrire qualità ed esclusività, puntando a etichette uniche e straordinarie. È l’Enoteca La Loggia, un gioiello eccezionale, nato dal sogno di tre amici che nel vino e con il vino sono cresciuti.

La Loggia sa come distinguersi e lo fa da sempre, offrendo una gastronomia fuori dagli schemi ed etichette particolari. Situata a poca distanza dalla Torre del Moro, l’enoteca vanta un assortimento di oltre 700 etichette. Bottiglie che sanno raccontare l’Italia, che nascono da un’esperienza lunga e profonda nel settore, ma anche dall’entusiasmo e dalla voglia di regalare eccellenze vitivinicole italiane.

Abbiamo intervistato Laura, fra i fondatori dell’enoteca, appassionata a questo straordinario mondo.

L’enoteca La Loggia nasce da tre amici e un sogno…

Sì, nel 1987 in un piccolo negozio in centro. L’idea è quella di tre amici: Laura, Carlo e Claudio, uniti dalla passione per il vino e dalla voglia di apprezzare etichette di qualità. Sin dall’inizio abbiamo puntato sulla qualità, soprattutto in un periodo in cui a Orvieto c’erano solo negozi che vendevano vino locale.  Ci siamo posizionati in una fascia all’epoca inesistente, cercando di offrire alla clientela etichette particolari e introvabili. In seguito ci siamo trasferiti in una nuova sede, fra il teatro e la Torre del moro. Oggi abbiamo dei anche uno spazio esterno in cui organizziamo degustazioni e in alcuni giorni degli aperitivi molto particolari con delle preparazioni originali.

La Loggia nasce negli anni Ottanta e in qualche modo ha seguito l’evoluzione del mondo del vino

Assolutamente, ci siamo adeguati a un settore che cambiava e mutava, seguendo il mercato e le richieste dei clienti. Negli anni sono cambiati sia domanda che offerta con delle evoluzioni che hanno coinvolto tanti aspetti. Oggi abbiamo centinaia di etichette e uno spazio dedicato ai superalcolici. Oltre a una selezione di prodotti di gastronomia.

La domanda come è cambiata in questi anni?

Dopo anni in cui venivano richiesti vini profumati, si sta realizzando un ritorno al vino classico. Quando abbiamo aperto l’enoteca, c’erano soprattutto aziende di nicchia, oggi si beve bene da Nord a Sud anche senza spendere molto, grazie a fasce di prezzo per tutti i gusti.

Come create la lista dei vini dell’enoteca?

Scegliamo le etichette principalmente assaggiando, ciò significa che seguiamo i trend, ma che soprattutto vendiamo ciò che ci piace.

Qual è il legame con il territorio?

Ovviamente con Orvieto c’è un legame speciale, siamo nati tutti qui e amiamo questa terra, tanto che nell’enoteca ha uno spazio speciale.

Da Nord a Sud, quali sono i brand su cui scegliete di puntare oggi?

Più che etichette posso parlare di zone: Piemonte e Toscana la fanno sempre da padrone per i rossi. Per i bianchi troviamo Friuli e Trentino oltre ai vini Umbri. Diciamo che si beve bene in tutta Italia e questo è un vantaggio.

Il mercato si evolve e i tempi cambiano: qual è secondo voi l’enoteca del futuro?

L’idea che abbiamo per il futuro è quella di un’enoteca in cui avviene lo scambio e il consiglio. Il nostro obiettivo è quello di diventare un punto di riferimento per i clienti, perché siamo convinti che il fattore umano sia fondamentale. Chi entra nella nostra enoteca sa che troverà qualcuno pronto a interpretare i suoi desideri, a dare consigli e a proporre abbinamenti.

Terminiamo con una domanda di rito: cos’è per voi il vino?

Per noi rappresenta la vita: tutto ruota intorno a questo. Inizialmente è stata una sfida e con il tempo è diventata una passione, un lavoro vivace che ci permette di conoscere tante persone e luoghi.