Etna “Express”: vini & vulcano

L’Etna e il vino rappresentano da anni un abbinamento straordinario. Quale miglior modo di goderselo se non viaggiando in treno tra i borghi e le cantine sulle pendici del vulcano?

E’ questo l’obiettivo del “Trenino dei vini dell’Etna”, progetto nato grazie al protocollo d’intesa tra la Ferrovia Circumetnea, la società che gestisce la linea inaugurata nel suo primo tratto alla fine dell’Ottocento, il GAL “Terre dell’Etna e dell’Alcantara”, che sostiene progetti di valorizzazione del territorio e l’Associazione “Strada dei vini dell’Etna”.

Il viaggio parte ogni sabato mattina dal comune di Riposto e, dal livello del mare, si sale gradualmente all’interno del Parco dell’Etna e del Parco Fluviale dell’Alcantara. Lungo i binari a scartamento ridotto si ammira il vulcano attivo più alto d’Europa, toccando località importanti come Giarre, Piedimonte Etneo, Linguaglossa, fino a Randazzo, situato a 765 metri s.l.m..

Hanno aderito a questo progetto tra i profumi e i sapori di una terra affascinante ben 13 cantine, collegate alla ferrovia da appositi “Wine Bus”. Qui si organizzano degustazioni di vini e di numerosi altri prodotti tipici locali. A partire dall’olio extravergine d’oliva Dop “Monte Etna” come quello prodotto dall’Azienda agricola “Fratelli Saletti” che ha sede nel territorio di Randazzo. Ma anche salumi, formaggi, fino alle paste di mandorle e pistacchio. Squisite quelle della “Antica Dolceria dell’Etna”, storica azienda del catanese che seleziona il meglio tra il pistacchio puro di Bronte, le nocciole dell’Etna e le mandorle siciliane.

I vini del Mongibello sono prodotti di struttura, frutto di uve autoctone Carricante, Catarratto o Minnella per le bacche bianche, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio per le bacche nere; tutte coltivate nel segno della terra vulcanica, del sole e del mare; elementi che garantiscono caratteristiche uniche. Negli ultimi anni sono arrivati anche produttori molto noti come Gaja e Donnafugata.

Gli “Etna bianco” sono vini eleganti e, naturalmente, riconoscibili per una imponente mineralità, tipica dei vini vulcanici. Mineralità dunque presente anche negli “Etna Rosso”, che si fanno notare per l’equilibrio in termini di durezze e morbidezze. Tra le cantine locali spicca “Tenuta delle Terre Nere”, 30 ettari di cui 27 vitati a terrazzate e impianti ad alberello, biologici, collocati tra le località di Solicchiata e Randazzo. Produce bottiglie di Etna rosso, bianco e rosato, nonché un eccellente olio extravergine di oliva.

Anche l’azienda “Tenuta di Fessina”, della contrada Rovittello di Castiglione di Sicilia, produce Etna Doc sia bianco, che rosso e rosato di grande eleganza e caratterizzati da una forte componente minerale tipica degli originari 7 ettari di vigne collocati a quasi 700 metri s.l.m.

Durante la splendida gita è possibile pranzare in una delle cantine che offrono anche la ristorazione, oppure si possono gustare profumi e sapori tipici sulle tavole di qualche locale situato nei borghi percorsi dal Wine Bus. E’ infatti prevista anche la visita del centro storico di Castiglione di Sicilia, Linguaglossa o Randazzo.

L’iniziativa del “Trenino dei vini dell’Etna”, partita nel 2016, ha già riscosso un notevole successo. Viene sospesa da gennaio ad aprile e, infatti, riaprirà le corse a primavera 2018. Intenzione dichiarata quella di incrementare il numero di viaggi e di turisti. Il costo complessivo del biglietto è di 52 euro e comprende il suggestivo viaggio e la visita di due cantine con relative degustazioni.