“Rocca di Castagnoli”, una storia di eccellenza toscana

Colline senesi del Chianti, grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte, viticoltura presente fin dal periodo etrusco, Sangiovese, olivi, cipressi e boschi. Il tutto affiancato da un borgo medievale e da una tenuta dalla storia avvincente, oggi cantina prestigiosa e suggestivo luogo di soggiorno e relax. E’ questo insieme di ingredienti di eccellenza a costituire una realtà come l’azienda “Rocca di Castagnoli” a Gaiole in Chianti.

Una storia che appare per la prima volta all’interno di vari documenti del X secolo e che, nel corso di quelli successivi, vede passare il borgo e il suo castello (la rocca), tra guerre e difficoltà, dalla Lega del Chianti fino alla pace sotto il Granducato di Toscana. E poi lo sviluppo parallelo alle vicende di tante famiglie importanti come gli Orlandi, i Piccolomini e i Tempi, blasone all’origine di una vera e propria attività modello per la produzione di vino e di olio; un esempio lodato dallo stesso Granduca Pietro Leopoldo di Toscana. Prestigio conservato e rafforzato dalla famiglia Ricasoli, che acquista la proprietà alla fine del XVIII secolo e che, nel 1924, porta “Rocca di Castagnoli” ad essere tra i fondatori del primo “Consorzio del Vino del Chianti Classico”; Docg che oggi interessa 70mila ettari compresi tra i territori comunali di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e in parte di quelli di Barberino Val d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. Tutti compresi tra le province di Siena e Firenze.

Ed è naturalmente il vino Chianti, rigorosamente quello con la menzione “Classico” che distingue proprio i vini coltivati nella zona di origine più antica di una stessa area di produzione viticola, ad essere ancora oggi il prodotto di punta dei 100 ettari vitati sugli 850 complessivi di “Rocca di Castagnoli”. E non c’è solo il vitigno tradizionale Sangiovese in questa azienda dove si coltivano anche Cabernet Sauvignon, Merlot, Sauvignon Blanc, fino al Colorino, il Canaiolo e la Malvasia. Dal 1982, con l’avvento della nuova proprietà, si susseguono imponenti interventi di ammodernamento sia strutturale che produttivo, che investono anche sulla ricerca ad alto livello. L’azienda vitivinicola arriva infatti ad ottenere il riconoscimento di un proprio specifico clone di Sangiovese e quindi di un proprio specifico Chianti Classico.

Sono etichette che hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama dei grandi vini toscani, quelle di “Rocca di Castagnoli”: nomi come il Chianti Classico “Poggio a’ Frati” o il rosso toscano “Stielle”, per l’80% Sangiovese e per il restante 20% Cabernet provenienti da una bella vigna ad alberello. E ancora l’etichetta “Buriano”, Cabernet Sauvignon in purezza, e il Merlot “Le Pratola”. E infine il “Molino delle Balze”, eccellente Chardonnay affinato dal legno. Tutti prodotti che, insieme al Vin santo e all’olio extravergine, sono sempre disponibili sulla nostra piattaforma Fattorie di Qualità.

Due domande all’Amministratore di Rocca di Castagnoli

Il successo dei vostri vini è indiscutibile. Su cosa intendete lavorare per l’ulteriore sviluppo di questa storica azienda?

Siamo consapevoli della forza dei nostri prodotti, della qualità delle nostre bottiglie, del nostro impegno nel campo della ricerca e dell’innovazione ma adesso vogliamo investire, e lo stiamo già facendo, sempre di più sulle attività legate all’ospitalità, a quel turismo enogastronomico che rappresenta un settore in forte crescita un po’ ovunque.

Rocca di Castagnoli è un posto magnifico. Che cosa siete in grado di offrire in più ai vostri visitatori?

Beh, non manca certo l’opportunità di sorprendere i nostri ospiti. Possiamo infatti garantire un soggiorno in una dimora storica circondata da un paesaggio straordinario che si allunga sulle Colline del Chianti. E naturalmente la degustazione di sapori tipici e di vini di eccellenza nel ristorante e nel nostro ricco wine shop con la visita della suggestiva cantina. Questo è proprio l’elemento chiave della nostra strategia a medio e lungo termine, vale a dire la capacità di accogliere turisti e amanti del vino in una esperienza sensoriale a 360 gradi; partendo dalla vasta gamma di vini offerta si compie una vera e propria esplorazione attraverso l’identità e la storia stessa del Chianti: profumi, sapori e paesaggi.