Fra etichette d’eccellenza e amore per il territorio: alla scoperta dell’Enoteca Egina

A Monselice, in provincia di Padova, si nasconde un vero e proprio tesoro per gli appassionati di vino: l’enoteca Egina. Un locale storico dove si respira la passione per l’enogastronomia e in cui tradizione e voglia di sperimentare si incontrano in un matrimonio perfetto. Abbiamo incontrato il signor Andrea, proprietario dell’enoteca, per parlare di vino, di amore per il territorio, ma anche del futuro del settore e dei nuovi prodotti su cui puntare.

Come nasce l’enoteca Egina?

L’idea di aprire un’enoteca è stata una vera e propria avventura per me e mia moglie Roberta. Sino al 2017 ci occupavamo di fiere e mercati in giro per l’Italia. Questo ci ha permesso di coltivare la passione per l’enogastronomia, scoprendo ottime cantine. Da qui abbiamo maturato l’idea di rilevare un locale storico di Monselice per coltivare questo amore in comune e iniziare un nuovo capitolo.

Come è cambiata nel tempo l’enoteca e quale è stata l’impronta che avete dato?

Negli anni siamo cresciuti tantissimo e quello che ci ha fatto andare avanti è stato soprattutto il buon riscontro che abbiamo ottenuto da parte dei clienti. Tutto è iniziato grazie alla passione e il vino non ci ha mai deluso, dandoci tantissime soddisfazioni dal punto di vista umano e dei prodotti.

Come descriverebbe la sua enoteca?

Si tratta prima di tutto di un luogo in cui ci si sente a casa. I clienti che arrivano qui si rilassano, bevono un bicchiere di vino, assaporano qualcosa di buono e scambiano due chiacchiere. C’è un’attenzione particolare per il cliente, lo coccoliamo in ogni modo e gli regaliamo un momento di relax. Tornano da noi proprio perché riusciamo a creare un legame particolare.

Quanto conta per voi il territorio?

Tantissimo. Ci teniamo molto a valorizzare Monselice, una cittadina che ha molto da offrire. Proponiamo proprio per questo i vini che arrivano dalle nostre colline. Puntiamo molto anche sui metodi biologici, per questo fra le cantine migliori che proponiamo ci sono Le Vigne di Sarah. Accanto a queste eccellenze nel nostro locale si possono trovare tantissimi prodotti del territorio, dalla ricotta alla carne.

Come scegliete la selezione di etichette che troviamo nell’enoteca?

In primis le assaggiamo. Partiamo da curiosità e dai consigli di qualcuno. Nella scelta della selezione, comunque sia, puntiamo sempre su un buon rapporto qualità-prezzo. Oltre ai vini abbiamo creato anche alcuni cocktail e aperitivi interessanti. L’ultimo si chiama Zagara con granita al mandarino, un po’ di vodka alla fragola e ginger beer. Per un aperitivo fresco e leggero.

La pandemia ha messo a dura prova moltissime attività, come avete affrontato questo momento difficile?

Ci siamo reinventati – io, Roberta e il nostro cuoco Michele –. Nei primi giorni di Maggio abbiamo deciso che dovevamo offrire qualcosa di nuovo ai clienti per non lasciarli soli e sostenerli. Abbiamo inserito un forno per fare le pizze e le brioches. Una scelta fatta perché siamo convinti che momenti di difficoltà sia necessario sapersi reinventare.

Da Nord a Sud, quali sono i brand su cui scegliete di puntare?

Senza dubbio Le Vigne di Sarah, una cantina di altissimo livello e con un prosecco unico. Ma anche il Trento DOC con Cantina Endrizzi e Cantine Dorigati. Lo Chardonnay del territorio, grazie alla cantina sociale di Vo’, è un’eccellenza, troviamo poi il vino Pianoro della Cantina Terra Felice. Dalla Sicilia ci arrivano numerose eccellenze come il Bianco di Nera, della cantina Fermi di Milazzo, un pinot nero vinificato in bianco leggermente mosso. Posso citare anche la cantina Baglio di Planeta con il suo Inzolia e il Grillo di Baglio del Cristo Campobello di Licata.

Terminiamo con una domanda di rito: cos’è per voi il vino?

Il vino per noi è scoperta. Degustando un vino si possono scoprire un luogo, una storia, una realtà. In più bere un bicchiere regala un momento di convivialità unico. “Gli uomini mangiando e bevendo fanno buoni affari”, è la frase che uso spesso per raccontare questa idea. Perché sono convinto che il vino sia irrinunciabile per stare in compagnia e scoprire il territorio.