Packaging del vino: l’importanza della comunicazione visuale

L’importanza del packaging nella comunicazione del vino

La comunicazione visiva e quindi il packaging ha un ruolo sempre più importante nei processi decisionali dei consumatori di vino, per questo motivo le aziende vinicole si stanno affidando sempre di più a professionisti che li aiutino a comunicare meglio. Se prima le etichette avevano solamente un ruolo informativo, ora invece alcuni studi condotti da marketer esperti, hanno dimostrato chiaramente che il packaging è un elemento determinante nelle vendite. Per capire l’importanza di questa affermazione è sufficiente calarsi nei panni dell’acquirente anche solo per pochi minuti, simulando di essere in un supermercato nella corsia dei vini. Davanti ad una scelta enorme di cantine e brand, il consumatore sarà molto più attratto dalla capacità comunicativa che ha il packaging, piuttosto che dalle reali caratteristiche del vino o dall’importanza del marchio. Questo perché l’impatto visivo è immediato e un’etichetta che sa comunicare in modo diretto ed efficace, ha già un vantaggio competitivo rispetto alle altre.

Non è un caso infatti, che sempre più aziende vinicole si stiano affidando a esperti di comunicazione visiva, designer, grafici e illustratori per realizzare il packaging delle proprie bottiglie: l’etichetta è ciò che fa la differenza.

La maggioranza del mercato è costituita da acquirenti con scarsa conoscenza del vino, inoltre gran parte degli acquisti avvengono all’interno della GDO, in cui si scatena una vera e propria lotta tra centinaia di cantine diverse. Anche se il potere d’acquisto si è progressivamente abbassato, in realtà i dati confermano che nella GDO gli acquisti dei vini sono in aumento: anche per questo motivo è fondamentale presentarsi con un packaging accattivante ed efficace. Uno studio condotto dalla University of South Australia ha analizzato le scelte di circa 521 consumatori di vino durante la fase di acquisto e i risultati parlano chiaro: circa il 70% del successo di una bottiglia dipende dalle attese generate dal packaging e dall’etichetta.

Esempi di successo di visual communication nel packaging del vino

Alcune aziende si sono mobilitate già da tempo per realizzare packaging d’eccezione e conquistare per primi importanti fette di mercato. Un esempio è stato il concorso lanciato in occasione di Vinitaly 2016, dalla Cantina Valpolicella Negrar, per la selezione della miglior etichetta per il vino Amarone dell’annata 2012. Il vincitore è stato lo studio Slum Design di Firenze che ha proposto un’etichetta incisa a rilievo con le 12 tappe del viaggio di ritorno a Itaca di Ulisse. Oltre a questa, anche la Cantina Capoverso di Montepulciano si distingue per la particolarità del packaging: la storia dell’azienda infatti è legata all’attività di grafica pubblicitaria svolta dalla madre dell’attuale proprietario. Oggi le bottiglie della Cantina Capoverso hanno etichette illustrate uniche che raccontano la storia di ogni bottiglia.

Infine, un altro caso di successo è stato quello della Cantina dei Colli Ripani di Ripatransone, la quale ha vinto il premio come miglior etichetta del 2015, assegnato da Veronafiere. Ci sono tantissime altre cantine che propongono packaging particolarmente curati e d’impatto, come quello dell’Aglianico IGP Beneventano della cantina Corte Normanna oppure il Liberamente Montepulciano d’Abruzzo DOC dell’Azienda Agricola Centorame: lo stile è diventato un plus irrinunciabile per chiunque si occupi di vini.

Written by Anna Fornaciari