Le vecchie bottiglierie di Milano

Milano è naturalmente una città ricca di enoteche, vinerie, wine bar e soprattutto di vecchie bottiglierie. Locali anche di grande fama sparsi per la città e nella zona dei Navigli, la rete di canali artificiali che ha per lungo tempo fatto la fortuna della città.

Dall’Ottocento

Tra le più antiche rivendite di vino, talvolta trasformate in luoghi privilegiati di degustazione, ne spiccano alcune particolarmente note. Innanzitutto la “Enoteca Ronchi”, fondata nel 1865. Nata come osteria rappresenta oggi un vero punto di riferimento a due passi da Sant’Ambrogio in Piazza Vesuvio 11, con un’ampia selezione di Champagne e anche di distillati per oltre 4mila etichette complessive. Nei suoi locali si svolgono degustazioni di vario tipo e corsi per aspiranti sommelier. Una sorta di paradiso al quale si accede quasi come in un club, essendo privo di vetrina su strada.

Molto nota e decisamente frequentata è “Cantine Isola”, la storica bottiglieria inaugurata nel 1896 nella zona tra Parco Sempione e il cimitero monumentale che ospita le tombe di Alessandro Manzoni e Salvatore Quasimodo. Frequentata da Filippo Turati, quando il locale si chiamava ancora Boeucc dell’Isola (il buco, l’osteria), è a conduzione familiare, prima gli Isola poi i Sarais, da sempre particolarmente attivo nell’organizzazione di eventi culturali. Sulle pareti di questa enoteca raccolta e suggestiva, si susseguono etichette da tutto il mondo, che risultano tra le più amate in città.

Tra le due guerre mondiali

Nel 1921 diventa un locale per la vendita di vino a tutti gli effetti “Vino vino” a Porta Ticinese, vicino ai Navigli, già antica casera alla fine del secolo precedente. I ripiani che ospitavano i formaggi sotto il piano della strada, sono oggi i supporti di una cantina con 500 selezionatissime etichette.

Negli anni ’30 nascono altre tre importanti realtà della tradizione milanese. Per prima la storica “Bottiglieria Bulloni” (1933), a due passi da Corso Vercelli e a pochi minuti a piedi dai Navigli, rimasta intatta nell’insegna come negli scaffali, con l’opera in maiolica e le lampade firmate dal futurista Enrico Prampolini. Un luogo di vero relax. Poi il “Grifo d’Oro”, praticamente Lambrate, dove si commercia vino dal 1937. 1200 le etichette in vendita ma anche tanti assaggi, tra i quali ottimi formaggi,

E quindi la “Enoteca Liquoreria Vinicola Rotondi”, aperta nel 1939 vicino Porta Nuova, nel quartiere Isola. Da sempre in mano alla famiglia Pancaldi. Premiata nel 1989 con il prestigioso “Ambrogino d’Oro” dal Comune di Milano, viene considerata una vera istituzione. Oltre ai vini, numerosi liquori e distillati popolano il locale dall’aspetto decisamente retrò e che chiude prima di cena. La vecchia, tipica, rivendita di vini, sia al dettaglio che all’ingrosso.

Nell’immediato dopoguerra

Nel 1948 apre i battenti in centro a Milano, in via Monti, “Ricerca Vini” che, coerentemente con il nome, propone oltre 3mila etichette pregiate e raffinati accostamenti gastronomici artigianali, soprattutto dopo la recente ristrutturazione dei locali. Nel 1952 è la volta di “Enoteca Cotti” ad iniziare l’attività nella centrale via Solferino, nel quartiere Brera, con le sue migliaia di etichette, le ampie sale in stile liberty, i 500 mq di cantina e tante opportunità di abbinamento gastronomico. Nel 1963 tocca all’Enoteca “Convivio” in via del Sabotino, a due passi da via Ripamonti e Porta Romana, in zona Bocconi. Un luogo piacevole e tradizionale. Un anno dopo, nel 1964, inaugura invece l’Enoteca “El Vinatt”, nei pressi dei Navigli, grazie alla famiglia di Renato (René) Boriani. I ripiani in legno conferiscono un’aria classica alla rivendita, dove si respira l’aria della vecchia Milano. Ottima selezione di distillati.

Solo per citarne alcune

Impossibile parlare di tutte le altre realtà di eccellenza nelle quali è possibile degustare vini eccellenti. Certamente da menzionare l’apprezzatissima “N’ombra de vin” (1973), considerata tra le più chic di Milano, ospitata nei locali di suggestivo ex refettorio di un convento citato ne “I Promessi Sposi” e che ospitò Mozart. Oppure l’Enoteca “Iemmallo” (1981) che mette a disposizione ben 3500 etichette sui suoi tavolini o anche “La Cieca”, che consente, anzi premia, l’assaggio senza conoscere l’etichetta. E ancora “Bicerin”, dove ogni bottiglia te la raccontano come in una biblioteca, “Vinoir” che ha da poco aperto alle degustazioni e tratta i “vini naturali” di piccoli artigiani, “Signorvino” ampio e con vista sul Duomo, “Vino al vino”, dove un calice costa sempre come un quarto della bottiglia, “Wineria”, l’enoteca dei piccoli produttori e poi “Vinodromo” Bistrot, altro riferimento per i vini biologici e biodinamici.