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Enoteche e wine bar: le regole d’oro da seguire sempre

Per moltissime persone aprire un’enoteca oppure un wine bar rappresenta la realizzazione di un sogno, legato alla passione per il vino e il buon bere. Se avviare un’attività non è semplice, tenere alta l’attenzione dei clienti e rendere il locale un luogo di ritrovo per wine lovers lo è ancora di più.

Per decretare il successo di un’enoteca sono tantissimi i fattori da prendere in considerazione. Dalla capacità di cogliere i must have a quella di costruire una propria nicchia di mercato, sino alla realizzazione della carta dei vini e al servizio: gli elementi che vanno studiati sono numerosi. Perché se è vero che oggi il vino rappresenta un trend in crescita, è altrettanto vero che il pubblico, con gli anni, è diventato più preparato e critico su questo tema. Dunque stare al passo coi tempi è essenziale per rendere davvero un trionfo la propria attività e non commettere errori.

L’importanza della rotazione delle bottiglie

La rotazione delle bottiglie da sempre un elemento essenziale in una enoteca o wine bar. Rappresenta infatti un aspetto essenziale sia per quanto riguarda il magazzino che per aspetti chiave come la fidelizzazione e l’acquisizione di clienti. I vini in cantina stanno girando? Se la risposta è no significa che la selezione è errata oppure che si sta perdendo l’interesse della clientela. Non a caso la rotazione delle etichette rappresenta un ottimo indicatore per valutare l’andamento di un locale.

Allo stesso modo è fondamentale valutare l’andamento di ogni vino. Se un’etichetta non esce dalla cantina significa che qualcosa non funziona. Dietro questo avvenimento ci potrebbe essere la perdita del target di riferimento oppure la necessità di valorizzare il vino in modo nuovo.

Enoteche e wine bar: 5 strategie per vendere il vino d’estate

Le temperature che si alzano, le giornate che diventano più lunghe e la voglia di uscire la sera: l’estate è la stagione perfetta per rinnovare le strategie di wine bar ed enoteche. Come? Partendo da alcuni elementi semplici, ma che spesso vengono trascurati.

Ad esempio le degustazioni che dovrebbero mutare con la stagione, adattandosi alle esigenze del momento e alle richieste dei clienti. Ma anche il wine cost e l’assortimento, che andrebbero indirizzati verso una visione nuova del vino e una lista rivoluzionata in vista dell’estate. Sino all’enoturismo esperienziale: un salto di qualità per i locali da effettuare durante la stagione calda per sfruttare e cavalcare al meglio un trend del momento che sembra destinato a crescere.

Dunque scopriamo insieme cinque strategie efficaci per vendere vino d’estate e come sfruttarle per dare nuovo slancio alla tua attività nei mesi estivi (e non solo).

Usa al meglio la degustazione

La degustazione è l’occasione perfetta per mettere in risalto le qualità del locale, il suo mood, ma soprattutto le scelte legate ai vini. Se sfruttata a 360 gradi, valutandone bene le potenzialità, può infatti diventare uno strumento potente da utilizzare per tantissimi scopi.

Enoteche e ristoranti: così aumenti le vendite

Come aumentare le vendite di enoteche e ristoranti? Promuovere la propria attività e attirare nuovi clienti non è sempre semplice. Servono infatti nuove idee e una strategia ben costruita e studiata. Scegliere prodotti di qualità è essenziale, ma lo è allo stesso modo saper proporre ai clienti qualcosa di innovativo e unico. Dall’experience all’uso dei social network, i tempi sono profondamente cambiati e per aumentare le vendite è fondamentale creare il giusto mix in grado di attirare nuovi clienti, fidelizzare quelli già presenti e creare un legame che possa durare a lungo.

L’importanza dell’experience

Quando si parla di vino è fondamentale garantire una degustazione che rappresenti per il cliente una esperienza. L’experience è ciò che può fare la differenza e spingere il consumatore a scegliere un’enoteca piuttosto che un’altra. Cosa significa? Prima di tutto offrire qualcosa di diverso e particolare come musica dal vivo, mostre d’arte, visite alle cantine o corsi di formazione. Il personale dell’enoteca inoltre dovrà essere altamente formato riguardo le etichette presenti. Stappare una bottiglia o venderla, da questo punto di vista, significherà saper raccontare una storia, coinvolgendo emotivamente il cliente ed educandolo alla degustazione. Si tratta di piccoli accorgimenti che possono però fare la differenza, consentendo di incrementare il numero dei clienti, attraverso un marketing tanto semplice quanto efficace.

Le vecchie bottiglierie di Milano

Milano è naturalmente una città ricca di enoteche, vinerie, wine bar e soprattutto di vecchie bottiglierie. Locali anche di grande fama sparsi per la città e nella zona dei Navigli, la rete di canali artificiali che ha per lungo tempo fatto la fortuna della città.

Dall’Ottocento

Tra le più antiche rivendite di vino, talvolta trasformate in luoghi privilegiati di degustazione, ne spiccano alcune particolarmente note. Innanzitutto la “Enoteca Ronchi”, fondata nel 1865. Nata come osteria rappresenta oggi un vero punto di riferimento a due passi da Sant’Ambrogio in Piazza Vesuvio 11, con un’ampia selezione di Champagne e anche di distillati per oltre 4mila etichette complessive. Nei suoi locali si svolgono degustazioni di vario tipo e corsi per aspiranti sommelier. Una sorta di paradiso al quale si accede quasi come in un club, essendo privo di vetrina su strada.

Le enoteche storiche di Roma

Dall’epoca dei vecchi “Vini e Oli”, quelli in cui venivano riempiti i tradizionali bicchieri da osteria tutti uguali, di tempo ne è passato parecchio. E non solo per l’arrivo dei calici ma perché enoteche, wine bar e bistrot puntano sulla selezione, sulla cura attenta e professionale dei dettagli e del servizio. E va benissimo così, sia chiaro. Ma ad essere più apprezzati dai cultori della qualità sono ancora i luoghi dove si respira e, letteralmente, si annusa la storia. Dove il titolare affianca alla necessaria competenza una grande passione e anche la capacità di saperla trasmettere.

A Roma esistono innumerevoli luoghi dove degustare vino e abbinarlo a qualche piatto tipico o ricercato. E ne esistono alcune, neanche poche, che uniscono il classico all’innovazione, dotate di fascino, oltre che di una scelta variegata di etichette.