La Terra del Barolo in vespa. Torri, castelli e sapori indimenticabili

Quando si dice “Barolo” non ci sono molti dubbi sull’argomento al quale stiamo facendo riferimento. Intorno a quel piccolo borgo in provincia di Cuneo l’economia del vino riveste infatti un aspetto fondamentale, ma non per caso.

Barolo è un piccolo comune di poche centinaia di residenti adagiato tra le colline delle Langhe. Ma ha una lunga storia che, pur partendo in epoca preistorica, trova le sue prime tracce effettive nel Medioevo; epoca che lo vede passare dal dominio longobardo alla potente famiglia dei Falletti sia durante lo Stato Monferrino che con i Savoia, infine con la influente Juliette Colbert, ultima Marchesa Falletti.

Il suo monumento principale è il millenario Castello Barolo, per secoli imponente fortezza dei Falletti e che ebbe tra i suoi ospiti più illustri Silvio Pellico, che riordinò la splendida Biblioteca con circa 3mila testi che abbracciano dal XV al XIX secolo. Nel ‘900 è stato per decenni sede del Collegio che consentiva di studiare ai ragazzi senza possibilità economiche, quindi venne acquisito dal Comune. Oggi, anche grazie alle sue antiche cantine, ospita l’Enoteca regionale del Barolo, il Museo Etnografico-Enologico e altri spazi suggestivi aperti a mostre ed incontri. In una cantina accanto alla fortezza si trova anche l’interessante Museo del Cavatappi.

Vale la pena fare tappa in zona per più di un giorno anche e soprattutto perché sono tante le cose da vedere e gustare nelle Langhe dove, oltre al Barolo, vengono coltivati altri grandi Docg Nebbiolo, come il Barbaresco e il Roero, accanto al Barbera d’Alba, l’Arneis e non solo. Il soggiorno può essere garantito da una splendida struttura come l’Agriturismo “Casa Svizzera”, con vista sul Castello di Barolo, che offre spazi confortevoli e classici risalenti alla precedente struttura alberghiera di inizio ‘900, quando ricordava proprio uno chalet svizzero, e che oggi ospitano anche una elegante enoteca.

La mattina ci si può spostare a Grinzane Cavour, dal nome dall’uomo che fu protagonista della costruzione dell’Italia ma anche del Barolo come vino di eccellenza, e da “Langarent” affittare una vespa o uno scooter per gustarsi questa terra a cavallo delle due ruote. Infatti Grinzane e Barolo fanno parte dello splendido itinerario della strada del vino omonima, che passa da altri 9 paesi della Docg, tra cui Serralunga d’AlbaCastiglione Falletto, Monforte d’Alba e La Morra. Quasi 2mila ettari di vigne tra borghi, castelli, torri, chiese e, naturalmente, ristoranti e trattorie di eccellenza.

E’ il caso, poco fuori Barolo, della “Locanda in Cannubi che, circondata dalle storiche vigne della Cru “Cannubi”, presenta e rivisita piatti della tradizione locale, abbinati alle bottiglie di “Tenuta Carretta”. Tra queste il famoso Barolo Cannubi Riserva. Restiamo ancora nello stesso territorio comunale per consigliare un altro luogo dove “assaggiare” la tradizione, ad esempio un classico come il Brasato di manzo Fassona al Barolo del ristorante “Rossobarolo”, dove è possibile stappare una ottima bottiglia “Bric” dell’azienda “Cenciurio”, che ha anche un punto vendita nel cuore del paese piemontese.

Girare in vespa vi consente sicuramente di visitare in libertà luoghi storici, cantine e ristoranti ma attenzione a non bere troppo. E se non ci riuscite fermatevi un po’ di più dove avete mangiato. Le cose da visitare non mancheranno di certo.