L’azienda “Corte Normanna” nella terra che si è conquistata il buon auspicio
Da Malaventum a Beneventum
Prima dei Romani questa era la terra abitata dalla tribù sannita degli Irpini e sviluppata intorno alla città di “Maleventum”. Poi, dopo aver sconfitto Pirro, i nuovi conquistatori la chiamarono con il più benaugurante Beneventum, continuando a tenerla al centro della storia; come al centro di una conca circondata dai gruppi del Taburno, del Partenio e del Mutria, era ed è la sua collocazione geografica. Una lunga storia fino all’alleanza con il Regno dei Normanni nel X secolo, a cui seguì la sudditanza allo Stato Pontificio fino ad arrivare all’Unità d’Italia.
Tradizionalmente attraversato da storie di magia e di streghe, il beneventano ha combattuto per trasformarsi da terra di cattivo a terra di buon auspicio. Ha comunque sempre potuto contare su una fiorente produzione agricola e lo fa ancora oggi, come nel caso della pregiata Melannurca Igp, oppure con gli allevamenti per la mozzarella e la ricotta di bufala Dop. E naturalmente ci sono il vino e l’olio di cui il beneventano e il Sannio sono un generoso e antico punto di riferimento. Non a caso e sin dagli anni ’20 del secolo scorso, l’attività della famiglia Falluto a Guardia Sanframondi, piccolo borgo medievale fortificato, è stata protagonista su un territorio dove per secoli la signoria normanna a cui il nome locale si richiama aveva dato impulso culturale, economico e sociale.
Un’azienda che rappresenta il meglio di un territorio
La “Corte Normanna” che ammiriamo oggi è una moderna azienda agricola di 20 ettari che scommette sull’eccellenza in campo vinicolo e olivicolo, sfruttando una delle aree del Sannio dal microclima sicuramente più adatto alla produzione di qualità. Ci troviamo nell’areale Doc Sannio, appunto sottozona Guardia Sanframondi, e i vitigni a cui l’azienda ricorre sono l’Aglianico per i rossi e il Greco o il Fiano per i bianchi, ma anche la Falanghina, sia del Sannio che beneventana. Gaetano e Alfredo Falluto continuano a investire con intelligenza, in particolare sulla selezione e la resa per ettaro come sull’innovazione tecnologica. Sanno bene che questo territorio può dargli ancora tanto.
Sono circa 100mila le bottiglie prodotte dall’azienda, che dispone inoltre di una linea di spumanti (compreso un Rosato a base Aglianico) e di una valida serie di grappe sia di Falanghina che del solito Aglianico, pure in versione barricata.
Non manca infine l’olio extravergine di oliva, altro frutto tipico di queste assolate colline, che a “Corte Normanna” ottengono dalle locali cultivar Ortolana, Ortice e Racioppella, con gli oliveti aziendali posti a 300 metri s.l.m. Tutti questi prodotti si trovano in vendita anche sulla nostra piattaforma “Fattorie di Qualità”.