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L’azienda “Corte Normanna” nella terra che si è conquistata il buon auspicio

Da Malaventum a Beneventum

Prima dei Romani questa era la terra abitata dalla tribù sannita degli Irpini e sviluppata intorno alla città diMaleventum”. Poi, dopo aver sconfitto Pirro, i nuovi conquistatori la chiamarono con il più benaugurante Beneventum, continuando a tenerla al centro della storia; come al centro di una conca circondata dai gruppi del Taburno, del Partenio e del Mutria, era ed è la sua collocazione geografica. Una lunga storia fino all’alleanza con il Regno dei Normanni nel X secolo, a cui seguì la sudditanza allo Stato Pontificio fino ad arrivare all’Unità d’Italia.

Tradizionalmente attraversato da storie di magia e di streghe, il beneventano ha combattuto per trasformarsi da terra di cattivo a terra di buon auspicio. Ha comunque sempre potuto contare su una fiorente produzione agricola e lo fa ancora oggi, come nel caso della pregiata Melannurca Igp, oppure con gli allevamenti per la mozzarella e la ricotta di bufala Dop. E naturalmente ci sono il vino e l’olio di cui il beneventano e il Sannio sono un generoso e antico punto di riferimento. Non a caso e sin dagli anni ’20 del secolo scorso, l’attività della famiglia Falluto a Guardia Sanframondi, piccolo borgo medievale fortificato, è stata protagonista su un territorio dove per secoli la signoria normanna a cui il nome locale si richiama aveva dato impulso culturale, economico e sociale.

Il Vulture, da vulcano a terra di delizie

Era un vulcano attivo centinaia di migliaia di anni fa

Nella zona nordorientale della Basilicata, in provincia di Potenza e all’incrocio con la Campania e la Puglia, si trova un’area di origine vulcanica dove su altopiani e rilievi montuosi si alternano borghi storici e castelli (tra i più noti quello di Melfi), boschi, torrenti, vigne, oliveti e castagneti. La vetta più alta (oltre 1300 metri) è proprio il vecchio Vulture, il vulcano inattivo da centinaia di migliaia di anni alle cui pendici il cratere ospita i due laghi di Onticchio, ricchi di sali minerali. Fanno parte dell’area vari comuni, in alcuni dei quali (Barile, Maschito e Ginestra) è ancora possibile sentir parlare in una lingua di origine greco-albanese o assistere a cerimonie cattoliche di rito bizantino (cultura arbereshe), a causa della grande immigrazione avvenuta nel XV secolo.

Il beneventano della bufala, della Falanghina e dell’Aglianico

“Maleventum”, trasformata prontamente nella colonia di Beneventum dai Romani vittoriosi su Pirro, era la terra degli Irpini, una delle quattro tribù dei Sanniti. Collocata al centro di una conca circondata dai gruppi del Taburno, del Partenio e del Mutria, è una terra ricca di storia. Il nome Irpinia è oggi riferito prevalentemente alla provincia di Avellino, ma allora comprendeva anche altre terre nella più generale area del Sannio che era costituita oltre che dalla Campania nord-orientale, anche dagli attuali Molise e Abruzzo sudoccidentale.

E il beneventano di secoli ne ha visti passare tanti, anche solo partendo dalla fine dell’Impero Romano, continuando con la presenza longobarda e il Ducato di Benevento fino all’alleanza con il Regno dei Normanni nel X secolo, a cui seguì rapidamente la sudditanza allo Stato Pontificio fino ad arrivare all’Unità d’Italia.

Capodanno in cantina: gli eventi del 2018

Capodanno in cantina: ecco dove prenotare

Capodanno può essere il momento ideale per dedicarsi al relax e al benessere del corpo. Dopo un anno intero di stress e fatiche, questa festività è l’occasione perfetta per godersi il meritato riposo, ma la domanda che sorge spontanea ogni volta è: cosa posso fare per Capodanno? Le opzioni sono infinite, c’è chi ama andare alle feste, chi viaggia per le principali capitali europee, chi decide di trascorrerlo in casa e chi invece sceglie di dedicarsi ai sapori. Sicuramente la cena di Capodanno è uno degli eventi più attesi sia dai viaggiatori gourmet, sia dagli appassionati dell’enogastronomia e cosa c’è di meglio che trascorrerlo proprio nei luoghi del gusto? Il Capodanno in cantina è un’ottima idea sia per i wine lover, ma anche per chi si è avvicinato al mondo dell’enologia da poco tempo: ecco alcune idee.