“Rocca di Castagnoli”, una storia di eccellenza toscana

Colline senesi del Chianti, grandi escursioni termiche tra il giorno e la notte, viticoltura presente fin dal periodo etrusco, Sangiovese, olivi, cipressi e boschi. Il tutto affiancato da un borgo medievale e da una tenuta dalla storia avvincente, oggi cantina prestigiosa e suggestivo luogo di soggiorno e relax. E’ questo insieme di ingredienti di eccellenza a costituire una realtà come l’azienda “Rocca di Castagnoli” a Gaiole in Chianti.

Una storia che appare per la prima volta all’interno di vari documenti del X secolo e che, nel corso di quelli successivi, vede passare il borgo e il suo castello (la rocca), tra guerre e difficoltà, dalla Lega del Chianti fino alla pace sotto il Granducato di Toscana. E poi lo sviluppo parallelo alle vicende di tante famiglie importanti come gli Orlandi, i Piccolomini e i Tempi, blasone all’origine di una vera e propria attività modello per la produzione di vino e di olio; un esempio lodato dallo stesso Granduca Pietro Leopoldo di Toscana. Prestigio conservato e rafforzato dalla famiglia Ricasoli, che acquista la proprietà alla fine del XVIII secolo e che, nel 1924, porta “Rocca di Castagnoli” ad essere tra i fondatori del primo “Consorzio del Vino del Chianti Classico”; Docg che oggi interessa 70mila ettari compresi tra i territori comunali di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e in parte di quelli di Barberino Val d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. Tutti compresi tra le province di Siena e Firenze.