Quanti anni ha il vino italiano? La Sicilia detiene il primato a livello nazionale

Quanti anni ha il vino italiano? Il racconto delle sue origini

Hai mai immaginato di bere un vino di 6000 anni? Che sapore potrebbe avere?

Questo è ciò che può aver pensato la squadra di ricercatori che ha rivoluzionato la storia della produzione italiana del vino. Fino a poco tempo fa si pensava che la vinificazione in Italia fosse iniziata durante l’Età del Bronzo, ma ora grazie ad una recente scoperta, si può affermare che il vino nella Penisola si producesse già 2000 anni prima.

Così la Sardegna e la sua civiltà nuragica hanno passato il testimone del primato del vino più antico d’Italia alla Sicilia e in particolare alla provincia di Agrigento.

ll vino siciliano è il più antico

Quanti anni ha il vino più antico d’Italia? Grazie agli studi condotti negli scorsi mesi da un gruppo internazionale di ricerca, si può dire con esattezza 6000. All’interno di una giara risalente all’Età del Rame infatti, sono state trovati alcuni residui di acido tartarico e di sale di sodio, entrambi elementi che si trovano naturalmente all’interno degli acini d’uva e fanno parte del processo di vinificazione. La giara è stata rinvenuta all’interno di una grotta del Monte Kronio, ad Agrigento, e risale agli inizi del IV millennio a.C. La squadra di ricerca è stata molto entusiasta di aver fatto questa importante scoperta, anche perché di solito è molto complesso riuscire ad individuare questi elementi: la condizione fondamentale è che la terracotta sia completamente intatta.

Gli studiosi sono stati coordinati dall’archeologo Davide Tanasi dell’Università della Florida Meridionale, con la partecipazione del CNR, dell’Università di Catania e della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento. Dopo aver pubblicato l’incredibile scoperta sul Microchemical Journal, continuano ora le ricerche per capire se il primo vino in assoluto nella storia italiana fosse bianco o rosso.

L’ex primato del vino sardo

Fino a poco tempo fa, il primato del vino più antico d’Italia apparteneva alla Sardegna e in particolare alla provincia di Cagliari. Alcuni studi dell’Università di Cagliari avevano confermato che nel paese di Monastir era stato ritrovato un torchio molto antico, risalente all’età nuragica, che veniva utilizzato per la vinificazione. Anche in questo caso gli studiosi erano risaliti grazie al ritrovamento di alcune tracce di acido tartarico sulla pietra del torchio e avevano ipotizzato che si trattasse di uno dei primi Cannonau della storia. Del resto le campagne del Campidano sono da sempre molto fertili ed erano ricche di viti selvatiche. Fin da subito questo è stato un grande motivo di orgoglio per la popolazione sarda che tramanda ancora oggi le proprie origini e l’incredibile storia dei popoli nuragici.

Il primo indizio era uscito nel 1993, anno in cui era stato ritrovato il torchio, ma fu necessario un lungo studio prima di arrivare a capire che a Monastir era situata la cantina vinicola più antica del Mediterraneo, oggi superata di gran lunga dalla Sicilia.

Tra la Sicilia e la Sardegna, ciò che si coglie veramente sono le origini antichissime della vinificazione italiana, che accompagnò l’essere umano nelle diverse epoche storiche, a riprova che tutti noi abbiamo nel DNA l’arte di fare il vino.

 

Written by Anna Fornaciari