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Montalcino e la Val d’Orcia in mountain bike fra borghi e buon vino

Ottimo vino e splendidi paesaggi: la Toscana rappresenta senza dubbio la destinazione perfetta per gli amanti delle due ruote e non solo. Un luogo straordinario, dove alle colline verdi e ai filari di cipressi, si alternano vigneti di Brunello e borghi medievali. Fra gli itinerari più belli ci sono senza dubbio quelli che portano alla scoperta della Val d’Orcia, dove pedalare godendosi panorami mozzafiato e regalarsi soste nelle cantine a base di calici di alto livello e prodotti locali.

In bici nella Val d’Orcia

Non è un caso, d’altronde, se la Val d’Orcia è diventata patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. I percorsi disponibili per chi cerca un’avventura in mountain bike sono tanti, all’insegna di borghi e buon vino. Il primo percorso è quello che porta da Montalcino a Sant’Antimo. Un itinerario suggestivo, fra vigneti in cui si produce il celebre Brunello, cultura, natura e storia. Sant’Antimo infatti, è uno dei luoghi più affascinanti del territorio, con un complesso monastico immerso nel verde.

Per chi vuole davvero scoprire la bellezza della Val D’Orcia si consiglia il percorso che va da Pienza a Bagno Vignoni con una sosta a Montepulciano. Se Pienza rappresenta l’esempio perfetto di una città Rinascimentale, fra eleganza e bellezza, Montepulciano è uno fra i borghi più belli della Toscana in cui gustare un calice di vino e passeggiare fra i vicoli. Infine, non può mancare una visita a Castiglione d’Orcia, dove rocche medievali e campi coltivati riempiono lo sguardo, lasciando i visitatori incantati.

Quando i vini costano come una vacanza, a volte da sogno

I grandi vini non sono mai costati poco ma in certi casi possono raggiungere prezzi pari a quelli di una vacanza da centinaia o migliaia di euro. Persino da decine di migliaia di euro e, allora, la vacanza diventa decisamente da sogno. Ma l’acquisto di una bottiglia di vino rara, perché di una particolare annata, di una serie speciale, magari risalente a varie decine o persino centinaia di anni fa e possibilmente appartenuta a grandi personaggi storici, può rappresentare sia un investimento che uno status symbol per collezionisti.

Per non parlare delle vere e proprie pazzie, come quella legata al vino venduto recentemente ad un’asta di beneficenza a New Orleans, dove un misterioso collezionista del Mississipi, insieme ad alcuni amici, avrebbe pagato 350mila dollari (circa 300mila euro) per una bottiglia di Cabernet Sauvignon californiano del 2015. Però il mercato dei vini più costosi esiste e sembra far sognare in tanti.

I migliori 100 vini del mondo secondo “Wine Spectator”. Sei i toscani, di cui cinque senesi

Sono stati cinque i vini senesi arrivati tra i migliori 100 del mondo, selezionati come ogni anno tra  le migliaia di etichette valutate dagli esperti della prestigiosa rivista americana di settore “Wine Spectator”.

Magnifica affermazione per il Brunello di Montalcino 2012 dell’Azienda “Casanova di Neri”, che si è piazzato al 4° posto assoluto. Il Brunello di Montalcino 2012 della Cantina “Altesino” si è invece classificato all’11° posto, mentre al 20° troviamo il Brunello di Montalcino 2012 dell’Azienda “San Felice”, ricavato dalle uve della “Tenuta di Campogiovanni”. 46° posto per il  Rosso di Montalcino 2015 della Tenuta “Il Poggione”, mentre all’84° c’è la Vernaccia di San Gimignano 2015 della “Tenuta Le Calcinaie”.

I vini più bevuti dai giovani in Italia

Giovani e vino: quali sono le etichette più ricercate?

Giovani e vino sono un’accoppiata vincente: è finita ormai l’epoca che contrassegnava i ragazzi come bevitori inesperti, ora i nuovi consumatori di vino sono proprio i millennials.

Questo lo ha confermato una recente ricerca condotta per sondare il terreno tra i giovani adulti e le loro preferenze in fatto di bevande. Ciò che è emerso ha sicuramente stupito il mercato mondiale: se prima i giovani preferivano la birra e in alcuni casi i cocktail, ora invece è il vino il prodotto più ambito, non solo perché piace, ma perché definisce anche uno status sociale. La ricerca “Vino & Giovani” ha quindi evidenziato che l’87% degli intervistati tra i 18 e i 35 anni consuma vino e addirittura il 71% è propenso a spendere di più per un prodotto biologico. Dei giovani intenditori che sanno il fatto loro: ecco quali sono i vini più amati dai millennials.

Capodanno in cantina: gli eventi del 2018

Capodanno in cantina: ecco dove prenotare

Capodanno può essere il momento ideale per dedicarsi al relax e al benessere del corpo. Dopo un anno intero di stress e fatiche, questa festività è l’occasione perfetta per godersi il meritato riposo, ma la domanda che sorge spontanea ogni volta è: cosa posso fare per Capodanno? Le opzioni sono infinite, c’è chi ama andare alle feste, chi viaggia per le principali capitali europee, chi decide di trascorrerlo in casa e chi invece sceglie di dedicarsi ai sapori. Sicuramente la cena di Capodanno è uno degli eventi più attesi sia dai viaggiatori gourmet, sia dagli appassionati dell’enogastronomia e cosa c’è di meglio che trascorrerlo proprio nei luoghi del gusto? Il Capodanno in cantina è un’ottima idea sia per i wine lover, ma anche per chi si è avvicinato al mondo dell’enologia da poco tempo: ecco alcune idee.