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I migliori locali enogastronomici di Siena e delle campagne senesi

Adagiata fra le morbide colline punteggiate dai vigneti, Siena è un piccolo gioiello fatto di storia, arte, ma soprattutto enogastronomia. Questa città affascinante e ricca di misteri è un piccolo gioiello che custodisce secoli di tradizioni culinarie e ricette tramandate di generazione in generazione. Qui le botteghe storiche vendono vino e olio nostrano, due prodotti protagonisti assoluti della tavola senese, mentre i campi che circondano la località, con orti, pascoli e cascine, raccontano piatti a base di formaggi, carni, verdure fresche e selvaggina. Questi ingredienti rendono la cucina di Siena un insieme di sapori, profumi e colori tutti da scoprire, passeggiando fra le campagne, visitando le trattorie o gustando un aperitivo al tramonto

I migliori locali per l’aperitivo a Siena

L’aperitivo è un rituale irrinunciabile a Siena, dove è impossibile non lasciarsi conquistare da un bicchiere di vino, prodotti tradizionali e un panorama mozzafiato. Fra i locali più conosciuti c’è senza dubbio Liberamente Osteria, dove è possibile gustare strepitosi cocktail e lasciarsi conquistare da un’atmosfera che mixa alla perfezione passato e modernità, fra piatti ricercati e delizie a km zero. 

Montalcino, il borgo che è meta del turismo del vino

In provincia di Siena, alla fine della Val d’Orcia e poco lontano dal Monte Amiata, Montalcino è un borgo straordinario. Una cittadella antica, che i più conoscono per un prodotto d’eccellenza: il Brunello di Montalcino, vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) tra i più noti e i più apprezzati d’Italia.

Montalcino, un borgo dalla storia antica

Abitato sin dall’epoca etrusca, Montalcino viene per la prima volta menzionato in un documento dell’814, quando l’imperatore Ludovico il Pio concesse all’abate dell’abbazia di Sant’Antimo il territorio di “sub monte Lucini”. Da dove deriva il suo nome? Alcuni vedono la sua origine in quel Mons Lucinus citato nel documento (in onore alla dea Lucina, o in riferimento alla parola lucus, piccolo bosco), altri la fanno risalire a Mons Ilcinus, traducibile in “monte di lecci”. In ogni modo, quel nome si è più volte trasformato sino all’attuale – e conosciutissimo – Montalcino. In epoca medievale, il borgo viveva prevalentemente dell’attività di conceria: vi erano molte fabbriche per la lavorazione del cuoio, qui, ma la grave crisi economica e demografica che colpì la zona portò ben presto gli abitanti ad abbandonare il territorio. A ridare a Montalcino la sua giusta importanza fu – nel tardo Medioevo – la via Francigena, la frequentatissima strada che i pellegrini e i commercianti percorrevano per raggiungere Roma da Firenze (e viceversa). Ma la tregua durò poco: al centro di conflitti e di sanguinose lotte (basti pensare alla diatriba tra Guelfi e Ghibellini), per ritrovare la pace e un’economia fiorente il borgo dovrà aspettare la seconda metà del XX secolo. Fu in quel momento, che si capì l’importanza della zona in cui Montalcino è immersa: una tra le più importanti aree vinicole d’Italia, i cui vigneti Sangiovese danno vita al celebre Brunello, al Rosso di Montalcino e al Sant’Antimo. 

Soggiorni da sogno

La Toscana piace. Ai turisti di tutti i tipi e di tutte le tasche. Piace per abitarci, piace da visitare. E la Toscana e il senese sono una terra attrezzata per tutte le tipologie di viaggiatori e residenti.

Non mancano certo hotel, relais, resort e agriturismi che offrono soggiorni extralusso per tutti quelli che sono disposti a non badare a spese. Il relais Borgo Scopeto, ricavato dalle strutture in pietra di una antica e prestigiosa tenuta con vista su Siena, nei pressi di Castelnuovo Berardenga, garantisce tutte le comodità, i servizi e le attività che si possono desiderare. E le affianca alla possibilità di abbinare ai piatti del proprio ristorante, il Chianti Classico e l’olio extravergine di oliva prodotti in azienda. Le meraviglie artistiche e paesaggistiche ospitate dalle colline del Chianti e dalla Val d’Elsa sono luoghi facilmente raggiungibili, come le città di Siena e Firenze.Un distillato di Toscana che sarà difficile da dimenticare.

Le colline senesi e il vino, una grande storia d’amore

Panorama magnifico che rappresenta l’mmagine simbolo della Toscana, le colline senesi hanno più volte ispirato la grande letteratura, sono meta ambita dai turisti di tutto il mondo e ci regalano rinomati prodotti gastronomici. È terra vocata per la viticoltura e patria di alcuni tra i più grandi vini italiani.

Le Colline del Chianti devono la propria fama in gran parte allo storico Chianti Classico Docg, probabilmente il vino toscano più noto al mondo, con milioni di bottiglie esportate in 130 paesi. Le sue vigne si estendono tra i borghi medievali, gli oliveti e i castagneti compresi tra le province di Firenze e Siena, con i comuni di Radda in Chianti, Castellina in Chianti e Gaiole in Chianti. Le poche decine di migliaia di bottiglie etichettate dall’azienda Fattoria di Petroio della famiglia Lenzi, cantina parte della rete “Fattorie di Qualità”, sono quanto di più selezionato possa offrire la produzione locale. Vini che rappresentano anche un’occasione per gustare i sapori della tradizione norcina locale e le succulente bistecche alla Fiorentina. Molto noto anche il Vin Santo del Chianti Classico, Doc passito, compagno della tradizionale pasticceria secca toscana e senese. A Gaiole in Chianti, l’Azienda I Sodi produce un importante espressione di questo nettare che, nel caso della Riserva, matura per 6 anni in caratelli di rovere e castagno.

Il Diario di Fattorie di Qualità: Siena

Fattorie di Qualità pubblica da febbraio 2018 il catalogo ragionato “Diario di Fattorie di Qualità”. Si tratta di una grande avventura alla quale la nostra piattaforma intende dedicarsi con entusiasmo.

Il Diario di Fattorie di Qualità” partirà da Siena e dal senese, perché questa città e il suo territorio rappresentano il luogo dove siamo nati ed è quindi giusto dedicargli il debutto della rivista. Viviamo e lavoriamo in una terra incantevole, ricca di qualità e di eccellenze: dai vini famosi in tutto il mondo, ai maestri norcini e alla cinta senese, all’olio extravergine di oliva, ai dolci tradizionali, fino al Pecorino di Pienza, solo per citare alcuni esempi.

Scarica ora Il Diario di FQ – Siena