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Astigiano: viaggio nella terra che produce tutti i tipi di spumante

Champagne e Prosecchi convivono tutti nell’Astigiano. I due diversi metodi di spumantizzazione, quello Classico-Champenoise (rifermentato in bottiglia e dai vini più complessi e con sentori di lievito) e quello Martinotti-Charmat (rifermentato in autoclave con risultati meno effervescenti ma più fruttati), trovano in queste terre una patria comune.

Spumanti e Prosecchi astigiani

Proprio in questi ultimi mesi è infatti arrivato sul mercato l'”Asti secco” a base Moscato, il Prosecco locale che vuole fare concorrenza ai vini del Trevigiano. Un debutto che parte per ora con poche centinaia di migliaia di bottiglie in un’area che ne produce decine di milioni solo considerando il più celebre spumante dolce italiano a base dell’aromatica uva Moscato bianco, vale a dire l'”Asti Docg. Questo vino può essere fatto rifermentare sia attraverso il metodo Champenoise che Charmat e, affiancato dal semplicemente dolce “Moscato D’Asti“, contraddistingue l’areale che si trova al confine con le province di Alessandria e Cuneo (Monferrato e Alta Langa), suddividendosi in varie sotto-zone (Canelli, Santa Vittoria d’Alba e Strevi). Questi due storici vini italiani, accanto ad una scelta che spazia su tutto l’Astigiano e le Langhe, sono la forza della Cantina “Dogliotti”, azienda di Castagnole delle Lanze nata nel lontano 1870.

L’Azienda “Cozzo Mario” e il vino amato dal Dio Giano

Sulle Colline di Dogliani si dice che il dio romano Giano fosse rimasto affascinato dal vino locale. E qui, oggi, si concentra la produzione dell’Azienda agricola “Cozzo Mario” con i suoi 10 ettari di vigneti tra i 400 e i 500 metri s.l.m destinati in buona parte alla coltivazione dell’uva Dolcetto, le cui prime testimonianze documentali datate 1593 provengono proprio da questa zona. E’ il vitigno tipico e infatti alla base di alcuni tra i vini più significativi di questa cantina: il “Madonna delle Grazie” e il “Dusin”. Ma non solo: ci troviamo nelle Langhe, quelle sudoccidentali, area considerata praticamente come l’Eden del vino piemontese e italiano. Non potevano quindi mancare bottiglie basate su altre grandi uve regionali: Roero di Arneis Docg “Albaspina” o Freisa e Barbera d’Alba “Serae”. E, naturalmente, c’è anche il re indiscusso dei vini piemontesi, la denominazione di origine controllata e garantita per eccellenza: il Barolo con l’etichetta “Amplè”. Indubbiamente un grande amore per i vigneti tipici delle Langhe ma “Cozzo Mario” vanta anche un interessante Sirah in purezza, lo speziato Countach”, che è un Langhe Doc. Tutti prodotti disponibili sulla nostra piattaforma FQ.