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Week-end a Dogliani. Qui il vino è anche nel nome

La leggenda dice che il dio romano Giano, in visita sulle colline di Dogliani, rimase molto colpito nel bere da una coppa il buon vino locale. In questo modo alcuni spiegano le origini del nome, Dolium Jani. Altri, invece, lo fanno risalire a Dolium Januae, coppa di Genova, considerando i tradizionali commerci con quella città. D’altro canto inizialmente quest’area era abitata proprio da popolazioni liguri, poi arrivò la dominazione romana quindi il controllo di vari casati, degli Spagnoli, dei Francesi e infine dei Savoia. Comunque sia: che la coppa fosse quella di Giano piuttosto che quella per portare il vino a Genova, appare chiaro quale sia il prodotto che più di tutti rappresenta l’identità di questa cittadina di poco meno di 5mila abitanti.

Collocato nelle Langhe sudoccidentali, quelle che vanno ad unire la zona del Barolo a quella dell’Alta Langa, Dogliani è dunque un bel borgo della provincia di Cuneo, attraversato dalla cultura e dall’architettura di secoli diversi, con i resti del Castello medievale sulla collina, il suo centro storico di chiese e palazzi che deve molto allo stile del famoso architetto ottocentesco Giovanni Battista Schellino, la Parrocchiale Santi Quirico, la duecentesca Torre Civica (che ha subito molti cambiamenti), l’imponente Ospedale Civico, l’ingresso monumentale al Cimitero, l’antichissima Chiesa di S. Lorenzo (XI secolo) e la Confraternita dei Battuti, settecentesco capolavoro barocco.

“World Cheese Awards” 2017: protagonisti i formaggi senesi, aretini e maremmani

Sono arrivati da oltre 30 paesi sparsi in 6 continenti gli oltre 3mila formaggi che hanno partecipato al “World Cheese Awards”, organizzato a Londra dal 16 al 19 novembre scorso. Alla sua trentesima edizione, l’appuntamento viene infatti considerato il vero e proprio campionato del mondo del settore.

Secondo i 230 esperti, divisi in varie categorie e gruppi di assaggio, il primo assoluto in classifica è risultato il formaggio di montagna, semiduro e stagionato 16 mesi, “Cornish Kern” della “Lynher Dairies” nel Regno Unito. Sul secondo gradino del podio si è però piazzato un formaggio italiano, il blu di bufala, prodotto dal Caseificio “Quattro Portoni” di Cologno al Serio, in provincia di Bergamo.