Enoteca Arcioni, la storia di una grande famiglia nel vino
Spirito d’impresa, creatività e determinazione: quella dell’enoteca Arcioni è la storia di una grande famiglia. Negli anni, una generazione dopo l’altra, gli Arcioni sono cresciuti fra le mura di questa attività e l’hanno migliorata e arricchita, rendendola unica. Camminando fra gli scaffali dell’enoteca romana è impossibile non restare rapiti dalla forza e dalla bellezza di tutto ciò che racchiude questa attività che ha superato traguardi, ostacoli e momenti storici, mettendo sempre al centro di tutto la passione per questo lavoro.
Abbiamo parlato con Massimo, titolare insieme al fratello Claudio, di questa perla del buon bere nel cuore di Roma. Ecco cosa ci ha raccontato.
Come nasce l’enoteca Arcioni?
L’enoteca fa parte di un complesso creato nel 1932, il centro vini è arrivato grazie al fiuto di mio padre e al suo coraggio. Una svolta nata dalla ricerca di vini di alta qualità in un periodo in cui c’erano pochissime etichette. Io e i miei fratelli siamo cresciuti in un locale all’avanguardia per l’epoca. Per noi ragazzi si trattava di un diversivo, di un divertimento: è iniziato così e si è trasformato nel lavoro di una vita.