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Promuovere una enoteca: 5 tecniche infallibili

Promuovere una enoteca è un lavoro tutt’altro che semplice. Non si tratta infatti solo di trovare la bottiglia adatta per il cliente, ma significa prima di tutto saper raccontare la propria filosofia, la propria passione per il vino e trasmetterla in modo efficace. Perché se esistono tanti locali il tuo dovrà essere sempre unico per i tuoi clienti, che continueranno a sceglierlo giorno dopo giorno solamente se sarai tu a dargli una buona ragione.

Il marketing del vino è una materia delicata e ricca di sfumature. Oggi d’altronde per venderlo non basta che il vino sia “buono” e di qualità, ma deve avere qualcosa in più. Quella scintilla che solamente il vinaio è in grado di dargli e che rende tutto più speciale. Nel corso degli anni sono state elaborate numerose tecniche che consentono di raggiungere nuovi clienti, rendere forte il legame con quelli fedeli e migliorare la comunicazione sia online che offline.

Il segreto, di certo, resta quello di saper mescolare tutte queste tecniche fra di loro per creare il mix perfetto. Una buona lista dei vini è la base di partenza su cui si costruirà poi il viaggio dei clienti attraverso lo storytelling. Fra i capisaldi per promuovere una enoteca ci sono gli eventi che però negli ultimi tempi si sono trasformati in vere e proprie esperienze, uniche e indimenticabili, fatte di emozioni che i clienti si porteranno poi a casa. E se le collaborazioni sono da sempre un elemento chiave, ogni vinaio dovrebbe essere consapevole di ciò che lo rende speciale e saper sfruttare questo elemento a proprio favore.

Come servire vino in un ristorante: i segreti

Servire vino in un ristorante nel modo giusto è essenziale per migliorare il servizio offerto ai clienti e il prestigio del locale, portando a tavola etichette ben selezionate e scelte con estrema cura. Nulla va lasciato al caso, dalla descrizione del vino alla scelta dei bicchieri, passando per il servizio e, ovviamente, l’apertura della bottiglia prescelta.

Servire vino al ristorante: l’importanza del sommelier

Un sommelier presente al ristorante, preparato e accreditato senza ombra di dubbio rappresenta un ottimo valore aggiunto. Ha infatti la capacità di aumentare il prestigio del locale, ma anche di saper servire e raccontare il vino nel modo migliore. L’abilità e la preparazione del personale di sala, la selezione delle etichette e il mood del locale sono senza dubbio degli elementi chiave che fanno la differenza per arrivare al successo. A fare la differenza, d’altronde, sono i dettagli. Per servire il vino in modo corretto serviranno destrezza, impegno nello storytelling, conoscenza del galateo e capacità di presentare le etichette.

Scopriamo dunque gli elementi chiave per servire al meglio il vino in un ristorante.

La scelta dei bicchieri da vino e la mise en place

La mise en place dei bicchieri è essenziale, non solo perché influenza il modo in cui viene degustato il vino, ma anche perché decreta la visione da parte del cliente del locale. Pariamo dalle basi: il bicchiere capovolto è senza dubbio una scelta sia pratica che tattica. Consente infatti di evitare qualsiasi tipo di contaminazione con agenti esterni oppure polvere.

Abbinare vini e panini: le soluzioni migliori

“Felicità è un bicchiere di vino con un panino”, cantava Al Bano Carrisi. Ed è proprio così: oggi più che mai abbinare vini e panini è diventato una tendenza seguita da enoteche, wine bar e ristoranti pronti a offrire soluzioni innovative e trendy alla propria clientela.

Negli ultimi anni il trend dei panini gourmet e dei sandwich ha invaso la ristorazione, coinvolgendo tantissimi locali, dalle paninerie tradizionali a quelli dedicati allo street food. La formula vincente: unire panini di qualità e con materie prime selezionate a etichette selezionate.

Panini e vini, l’eccellenza italiana da scoprire

D’altronde i panini non rappresentano affatto una novità nella gastronomia italiana. Da sempre il pane, farcito in modo originale e particolare, ha costituito una specialità capace di mutare da regione a regione, puntando su sapori unici e tradizione. Basti pensare al panino con la milza da gustare in Sicilia oppure alla michetta farcita con la mortadella a Milano, sino al pane e panelle.

E ancora: il 5 e 5 a Livorno (un pane francese) oppure il lampredotto fiorentino. Per arrivare all’area di Ariccia dove è possibile gustare il panino con la porchetta, in Puglia, dove si può assaporare la puccia, sino alla Campania in cui trovare il panuozzo e il Veneto dove si trovano i tramezzini della tradizione.

Dolci e vini: gli abbinamenti perfetti da fine pasto

Non c’è niente di meglio che concludere il pasto con un buon dessert, meglio se accompagnato con un bicchiere di vino. L’abbinamento dolci e vino, non a caso, è un must sia nei ristoranti che nelle enoteche dove è possibile gustare dei deliziosi dolci, sorseggiando fra un boccone e l’altro un calice.

I vini da dessert si possono suddividere in alcune categorie principali. Troviamo infatti i vini passiti, i vini aromatizzati, quelli liquorosi, gli spumanti dolci e i fermi dolci. Ogni etichetta e tipologia necessita dell’abbinamento ideale per esaltarne aromi e gusto. Scopriamo insieme come fare!

I vini passiti

Il vino passito ha un nome molto particolare che è legato al procedimento particolare di produzione. L’uva viene infatti fatta appassire, eliminando del tutto l’acqua per aumentare la concentrazione di aromi e zuccheri nell’acino. Si tratta di vini di altissima qualità IGP e DOP. Come abbinarli? Si possono assaporare con dolci a base di frutta secca, come mandorle e noci. I vini passiti sono perfetti anche con biscotti di pinoli e uvetta, con la torta di mele o la crostata di albicocche. Proponeteli inoltre con panforte, creme al mascarpone, Sacher torte oppure pasticceria secca. L’abbinamento perfetto? Con dolci altamente strutturati a base di ricotta!

Enoteche e ristoranti: così aumenti le vendite

Come aumentare le vendite di enoteche e ristoranti? Promuovere la propria attività e attirare nuovi clienti non è sempre semplice. Servono infatti nuove idee e una strategia ben costruita e studiata. Scegliere prodotti di qualità è essenziale, ma lo è allo stesso modo saper proporre ai clienti qualcosa di innovativo e unico. Dall’experience all’uso dei social network, i tempi sono profondamente cambiati e per aumentare le vendite è fondamentale creare il giusto mix in grado di attirare nuovi clienti, fidelizzare quelli già presenti e creare un legame che possa durare a lungo.

L’importanza dell’experience

Quando si parla di vino è fondamentale garantire una degustazione che rappresenti per il cliente una esperienza. L’experience è ciò che può fare la differenza e spingere il consumatore a scegliere un’enoteca piuttosto che un’altra. Cosa significa? Prima di tutto offrire qualcosa di diverso e particolare come musica dal vivo, mostre d’arte, visite alle cantine o corsi di formazione. Il personale dell’enoteca inoltre dovrà essere altamente formato riguardo le etichette presenti. Stappare una bottiglia o venderla, da questo punto di vista, significherà saper raccontare una storia, coinvolgendo emotivamente il cliente ed educandolo alla degustazione. Si tratta di piccoli accorgimenti che possono però fare la differenza, consentendo di incrementare il numero dei clienti, attraverso un marketing tanto semplice quanto efficace.