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I bacari, osterie tipiche di Venezia fra buon cibo e vino di alta qualità

Luoghi magici, punti di incontro fra tradizione e passione culinaria, e ritrovi per chi vuole scoprire la vera anima di Venezia. I bacari sono il simbolo della città e posti straordinari in cui lasciarsi conquistare dalle meraviglie enogastronomiche che può offrire. Non sono bar, come pensano molti, ma piccole osterie tipiche e trattorie dove mangiare un “cicchetto” e bere un bicchiere di buon vino. Eredità del passato, i cicchetti sono pezzi di pane conditi con cibo sfizioso. Le materie prime sono di qualità e freschissime, soprattutto nei bacari più imperdibili.   

Venezia, i bacari da non perdere

A due passi dallo storico mercato del Pesce di Rialto si trova All’Arco, dove assaporare cicchetti strepitosi a base di pesce crudo. Il più buono? Quello con l’ombrina, da non lasciarsi sfuggire. In una sosta da Fiore invece non può mancare la versione con pomodoro e baccalà mantecato, mentre Dalla Vedova è la cicchetteria famosa per le polpette…assolutamente indimenticabili! 

Passeggiando in zona Cannaregio alle Fondamenta dei Ormesini si susseguono i bacari, uno dopo l’altro, con prodotti tradizionali e piccole meraviglie da assaporare. Atmosfera affascinante e materie prime di altissima qualità per Al Timon, storico locale adatto per gli amanti della carne, mentre a Vino Vero si possono trovate vini naturali per accompagnare i cicchetti più gustosi. Etichette ben selezionate e spaghetti con le vongole sono il biglietto da visita di Stappo, invece una vecchia trattoria, trasformata in osteria – ristorante, ospita l’Enoteca San Marco. Qui i piatti del menù sono accompagnati da vini alla mescita selezionati da una carta che ne propone oltre trecento. L’ambiente è informale, a pochi passi dalla splendida Piazza San Marco, in una posizione ottima. 

Cantine con personalità ed etichette venete sono invece alla base dell’offerta del ristorante Nevodi. Un luogo accogliente e a gestione familiare, in cui degustare piatti che mescolano tradizione e innovazione. Si inizia con le sarde in saor, per passare a crudi e tartare, passando per risotti, gnocchi e paste. Il ripieno da non perdere? Quello di ossobuco, mentre il pescato del giorno è una scoperta ogni volta più bella.  I cicchetti-panino sono il motivo per cui El Refolo è diventato così famoso e frequentato a Venezia. La combinazione fra salumi, formaggi e verdure è il top. Non solo: per chi vuole sperimentare la bontà della cucina veneta a 360 gradi ci sono taglieri con tante prelibatezze, serviti con vini appositamente scelti. 

I migliori locali in cui fare l’aperitivo a Venezia

Spritz, ombre de vin e cicchetti, l’aperitivo a Venezia è considerato un momento magico della giornata, quello in cui, entrando in uno dei locali della città, si dimenticano problemi, stress e pensieri per lasciare spazio solo a buon cibo e vino altrettanto buono. D’altronde non è un caso se l’happy hour a Venezia è sempre stato un rituale fondamentale, ancora prima che si diffondesse in tutto il mondo diventando di moda. 

L’aperitivo è senza dubbio il modo migliore per scoprire i sapori della tradizione, immergendosi nella storia di una città unica fra ristoranti e bar alla moda, ma anche osterie popolari e bacari che regalano scorci suggestivi e panorami mozzafiato

Aperitivo a Venezia: panini gourmet e vini di alta qualità Ai Rusteghi 

Bollicine e panini gourmet sono gli ingredienti che rendono Ai Rusteghi il luogo perfetto per un aperitivo a Venezia. Il locale si trova a pochissima passi dal ponte di Rialto, in una location prestigiosa, e offre una varietà gastronomica straordinaria. Se scegliete questo luogo per l’happy hour non potete perdervi i panini con farciture particolari e molto raffinate. Il più gettonato è quello con tartufo e culatello, da gustare con un bicchiere di vino. Qui avrete l’imbarazzo della scelta visto che la cantina vanta oltre 800 etichette

Viaggio a “Tenuta Mosole” dove adorano vinificare uve in purezza

30 ettari di vigneti e 220mila bottiglie: ecco presentata in pochi numeri l’azienda “Tenuta Mosole” a Santo Stino di Livenza, comune in provincia di Venezia che rientra nell’areale Doc “Lison Pramaggiore” e in quello Docg “Lison” (insieme ad altri comuni in provincia di Treviso e a quelli in provincia di Pordenone). E sono ormai decenni che questa azienda a conduzione familiare punta all’eccellenza attraverso un sistema di viticoltura in continuo aggiornamento e con un appassionato ricorso alla vinificazione in purezza delle tante uve coltivabili nell’area.

Santo Stino di Livenza, che prende il nome da Santo Stefano e dal fiume che gli scorre vicino, ospita una terra di origine alluvionale ricca di mineralità, dal clima temperato e ventilato, che si colloca nelle valli tra i fiumi Livenza e Tagliamento al confine con il Friuli. Proprio dalle sorgenti carsiche di quella regione nascono infatti i due corsi d’acqua che poi vanno a gettarsi nel Mare Adriatico.