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Bologna crocevia anche del gusto

Bologna è da sempre un nodo strategico in Italia. Lo è stata e o lo è dal punto di vista viario, sin dall’epoca dell’antica strada romana Emilia, all’attuale Autostrada del Sole, la prima ad essere realizzata nel nostro Paese (A1) e da cui partono quasi tutte le altre che si collegano con le principali città centro-settentrionali. E naturalmente lo è da quando esistono le prime linee ferroviarie, perché a Bologna si incrociano da sempre le coincidenze.

Questa città, il cui territorio risulta abitato da millenni, è tradizionalmente un crocevia culturale; non a caso qui è nata la prima università europea. E poi questa centralità del territorio bolognese non la si può che ritrovare chiaramente anche nell’ambito enogastronomico, grazie alla presenza della Pianura Padana, la più grande d’Italia e di tutta l’Europa meridionale. Considerando esclusivamente i prodotti Dop e Igp e, tra questi, solo quelli che interessano la città di Bologna, stiamo parlando di tante e importanti eccellenze che affiancano la squisita cucina locale, famosa per la pasta fresca e il ragù.

La mortadella è quella di Bologna, ma non solo

Origini antiche

Profumata e appetitosa la “Mortadella di Bologna” rappresenta uno dei prodotti Igp dall’areale più vasto. Che sia nata a Bologna sono tutti d’accordo ma dal 1998 la si può produrre con marchio di certificazione da tante altre parti; non solo in Emilia Romagna ma anche in vari comuni del Piemonte, della Lombardia, del Trentino, del Veneto, delle Marche, della Toscana e del Lazio.

La tradizione salumiera toscana

La Toscana è terra di eccellenze enogastronomiche e tra queste la tradizione salumiera interpreta indubbiamente un ruolo di primo piano. La macellazione e la lavorazione della carne di maiale è presente in varie parti del territorio regionale: dal prosciutto toscano DOP e il salame toscano, alla Finocchiona IGP nel Chianti, alla Cinta senese DOP, al Lardo di Colonnata IGP delle Alpi Apuane, al Rigatino di San Miniato tra Firenze e Pisa, all’antico Biroldo della Garfagnana tra le Alpi Apuane e l’Appennino tosco-emiliano, alla Mortadella IGP di Prato, ai salumi maremmani di cinghiale.