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Trattorie romane da più di un secolo

Sono tantissime, e per tutte le tasche, le trattorie romane che preparano e servono i piatti più tipici di una cucina definita “povera”, fatta di interiora, tagli di carne meno nobili e, in genere, sapori “de ‘na vorta”: dalla carbonara e la amatriciana, passando per la trippa, i carciofi, la coda alla vaccinara, la pajata, la coratella, l’abbacchio e molto altro ancora. Per questo motivo abbiamo scelto di fare una selezione delle trattorie e osterie più antiche, tra quelle che hanno almeno più di 100 anni e che ancora cucinano rigorosamente piatti tradizionali romani.

La più antica è del 1518

Non si può che cominciare con il locale riconosciuto formalmente come il più antico della Capitale, vale a dire “La Campana”. Vanta una storia di 500 anni tra via della Scrofa e piazza Nicosia. Nomi importanti tra i clienti, dove spiccano Pasolini, Picasso, Guttuso, Fellini, Sordi, la Magnani, la Callas e sembra anche Caravaggio e Goethe. Ed è gestita dalla stessa famiglia da secoli.

La storia fiorentina delle trattorie nelle “buche”

Nascevano come mescite nelle “buche” dei palazzi signorili

In una città come Firenze le trattorie rappresentano un elemento identitario. In Toscana e, a maggior ragione nel suo capoluogo, si mangia e si beve tradizionalmente bene e la cultura del vino dalle vicine Colline del Chianti si abbina perfettamente ai piatti tipici come la Ribollita, la Bistecca alla Fiorentina, il Lampredotto, il Peposo dell’Impruneta, i tortelli, i salumi e i formaggi.

E questo sodalizio va avanti da secoli, tanto che quasi tutti i più noti ristoranti sono nati come vinerie e luoghi per la mescita. Quelli nel centro storico erano e spesso sono ancora collocati nelle tradizionali “buche”, vale a dire nelle cantine di qualche palazzo signorile. Il Comune di Firenze nel suo elenco ufficiale di botteghe “storiche“, “storiche di pregio” e “tradizionali” individua alcune realtà che hanno davvero un lungo passato alle spalle, anche se in questa sede sarà possibile parlare solo di quelle più tipiche e antiche.

Le trattorie Milanesi

Le trattorie milanesi hanno abbracciato tre o più secoli di storia. Hanno vissuto il Risorgimento e quando sono nate non c’erano ancora state le due guerre mondiali; in alcuni casi non era ancora nata l’Italia e talvolta mancava persino la data della Rivoluzione Francese.

A Milano ce ne sono ancora tante aperte, attive e dove si mangia bene e classico. Ricette tipiche, ricerca della qualità e rispetto della tradizione sono gli elementi che le contraddistinguono.

Quando ancora non c’era l’Italia 

Cominciamo dalla “Antica Trattoria Bagutto” che di secoli ne ha visti ben otto dall’anno di apertura, il 1284. È la più antica trattoria italiana, tra le più antiche del mondo, la seconda in Europa. Si trova in zona Ponte Lambro e prende il nome addirittura da una parola di origine longobarda, berlochium, che indicava un “luogo dove si mangia”. E ai suoi tavoli pare si siano accomodati anche re, imperatori e lo stesso Napoleone. L’aspetto del locale come i piatti sono in gran parte figli della sua storia lombarda.
Di secoli non ne avrà visti otto ma il Ristorante “Boeucc”, nome che deriva dal buco o dalla bodega dove avveniva la mescita del vino, di cose ne ha da raccontare. Aperto nel 1696 durante la dominazione spagnola a Milano, si trova nel centro storico cittadino, nei pressi del Teatro alla Scala che, per la cronaca, è stato costruito quasi un secolo dopo.