Ogliastra: dai paesaggi incontaminati ai Culurgiones

L’ex provincia di Ogliastra (dal 2016 accorpata a quella di Nuoro) è tra le zone più belle ed incontaminate della Sardegna. Il massiccio del Gennargentu occupa buona parte del territorio, i cui fianchi sono conosciuti storicamente anche come Barbagia (derivante dall’appellativo di “barbari” che i Romani assegnarono alle orgogliose popolazioni locali). Da qui e attraverso veri e propri monumenti naturali, si scende lungo le magnifiche coste rocciose (come ad Arbatax), ricche di suggestive calette sul Mar Tirreno tanto da garantire a questo territorio la definizione di “anfiteatro sul mare”. Ma ci sono anche spiagge sabbiose bellissime come a Lido di Orri e bianchissime come al Golfetto.

Una terra che è ricca di tutti i profumi e i sapori tipici di Sardegna ma anche di molti che sono specificamente locali. Proprio nel 2016, questi luoghi noti anche per la longevità degli abitanti, hanno infatti ottenuto la certificazione Igp per la locale pasta fresca. Si tratta dei “Culurgiones” (o Culurgionis) d’Ogliastra, una sorta di ravioli ripieni di patate e formaggio, arricchiti in base alle tradizioni dei diversi paesi della provincia, con menta e cipolla, oppure aglio, o ancora con quello che la regione vanta dal 2001 come altra certificazione Dop, il Carciofo spinoso di Sardegna. Ma ad Ogliastra la cucina tiene molto in considerazione tutti i sapori tipici, come quelli legati alle carni di maiale, di capretto e naturalmente di agnello (l’Agnello di Sardegna è Igp dal 2001), con tutte le ricette gastronomiche che prevedono l’utilizzo anche delle interiora.